IL RUOLO DEI COMPAGNI DI PROLETARI
COMUNISTI NELLA LOTTA DEI DISOCCUPATI ORGANIZZATI – occorre
decisamente e subito avanzare – con la critica e l'autocritica.
Nell'ultima riunione del circolo di
proletari comunisti, avvenuta in una fase in cui vi è stato un
grande impegno del circolo a livello locale in particolare per le
campagne 25 aprile, 1° Maggio, e vi è tuttora a livello di lotte
nella mobilitazione dei Disoccupati Organizzati, il dibattito, con un
primo bilancio e valutazioni critico-autocritici si è in particolare
concentrato sul ruolo d'avanguardia che devono avere i compagni di
proletari comunisti nelle lotte, tra le masse.
In questo, la lotta dei Disoccupati
Organizzati, per la sua normale lunghezza e continuità, per la
varietà di iniziative che porta avanti (dai momenti duri di blocco,
agli incontri, alla tenda per il lavoro...) e di contraddizioni
inevitabili, è stato ed è un buon banco di verifica del ruolo del
circolo nel suo insieme e di ogni compagna e compagno.
Rispetto a questo nella riunione è
stato posto che ancora i compagni non sono tutti all'altezza di ciò
che serve, anzi a volte si rivelano più arretrati di alcune
avanguardie dei disoccupati che la lotta, e l'azione di direzione dei
compagni dirigenti, produce.
I compagni di pc devono essere quelli
che danno l'esempio, che diventano un punto di riferimento, rispetto
ai compiti di direzione delle masse, nell'orientamento della lotta,
nel trattare le contraddizioni sul campo, così come nella disciplina
pratica, nello spirito d'avanguardia.
Se si è questo, i compagni e le
compagne vengono riconosciuti dalle masse in lotta; essere di
proletari comunisti non è un'etichetta da dichiarare, ma una
pratica, una concezione, una linea che agisce e che viene
riconosciuta, dai disoccupati nel caso concreto, come diversa, per la
coscienza più alta che esprime a parole e nella pratica.
In questa fase in cui la lotta dei
disoccupati sta producendo delle avanguardie interne, alcune delle
quali stanno entrando nel circolo di
proletari comunisti, il ruolo da comunista di ogni compagna e
compagno di pc è decisivo perchè è possibile che altre avanguardie
della lotta entrino nel circolo.
Di fatto, invece, sono molte di più le
ombre che le luci. E' che questo sia una cosa visibile, e che questa
battaglia critico-autocritica per avanzare non interessi tanto
l'”interno” ma deve essere verificabile all'esterno, è
dimostrato dal fatto che sono anche le stesse avanguardie di lotta
che esprimono apertamente delle critiche ai compagni di pc, mentre
altri disoccupati le esprimono non riconoscendo ai compagni il ruolo
di riferimento che dovrebbero avere.
Vi sono compagne e compagni che non
garantiscono in maniera organizzata, pianificata la loro presenza
nella lotta in corso, ma quando possono, quando ne hanno voglia.
Alcuni compagni sono mancati proprio in
momenti decisivi, senza giustificazione e senza preoccuparsi neanche
di informare né prima né dopo, esprimendo un disinteresse, un
menefreghismo, una indisciplina che è tutto il contrario
dell'atteggiamento di un comunista.
Questi compagni anche quando sono
presenti non si assumono un ruolo di direzione (dalle questioni più
importanti che riguardano la linea, le iniziative da fare, alle cose
piccole, pratiche-organizzative); ma seguono la scia...
Non trattano con amore, visione alta,
scienza mlm, le contraddizioni che si sviluppano tra i disoccupati in
lotta, per farne avanzare la coscienza di classe.
Alcuni compagne e compagni di pc hanno
a volte un ruolo di stimolo per la crescita di coscienza, di
orientamento verso alcune avanguardie dei disoccupati, ma al massimo
lo fanno a titolo individuale, quasi amicale verso coloro che
frequentano normalmente; mentre non lo fanno a livello di massa.
Altre compagne pur presenti
costantemente nella lotta, si mostrano arretrate (e questo viene
notato e criticato dai disoccupati), non parlano, non intervengono
nelle assemblee, al massimo appoggiano tacitamente la posizione e
l'azione dei compagni dirigenti di pc, non fanno critiche aperte ma
le riferiscono in separata sede ai dirigenti di pc; non sono un punto
di riferimento d'avanguardia soprattutto verso le donne disoccupate
nel trattare le contraddizioni familiari, femminili che questo
società ci impone e con cui schiaccia soprattutto le donne; anzi al
di là del loro impegno, dei loro sforzi ideologico e pratico,
esprimono nella pratica di fatto una sorta di permanenza di
concezioni patriarcali nel trattare e risolvere queste
contraddizioni, restandone schiacciate prima di tutto loro stesse.
Altre compagne sono e vengono
riconosciute d'avanguardia dalle masse per il loro spirito al
“servizio verso le masse” che esprimono sempre e comunque, per il
fatto che sono sempre disponibili e senza alcun personalismo, per il
loro spirito e pratica combattiva, soprattutto di fronte al nemico;
ma queste compagne devono essere riconosciute anche per essere
avanguardia nel trasmettere la linea, nella propaganda politica,
nello spiegare alle masse la realtà, il perchè delle cose, nella
prospettiva generale rivoluzionaria rispetto alla singola lotta.
Nella riunione del circolo di pc questo
bilancio/riflessione è cominciato e deve andare avanti, perchè
questo è il modo giusto per crescere tutti e individualmente.
Verso i Disoccupati Organizzati deve
essere visibile un cambiamento, a partire da alcune cose:
pianificazione della presenza dei
compagni di pc, dandosi anche compiti rispetto alla situazione
concreta;
fare una campagna come proletari
comunisti sulla questione del lavoro, della lotta dei disoccupati,
intrecciata ma indipendente da quella dei Disoccupati Organizzati,
che guardi alla costruzione di un fronte di lotta, sociale e di
classe, sia a Taranto che a livello nazionale, che pone la lotta di
Taranto nel quadro della mobilitazione nazionale, e dell'attacco
delle politiche nazionali e internazionali contro il lavoro, il
salario, i diritti – avendo come riferimento l'11 luglio.
Questa campagna si deve fare a “voce”,
in assemblee, con volantini/locandine, con il blog.
Sul blog, occorre dare una svolta
decisa. Per cui ogni compagno, ogni settimana deve postare almeno un
articolo (alla terza settimana senza articoli è fuori dal circolo di
proletari comunisti).
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