dove l'Amiu non funziona, non assume non fa realmente la raccolta differenziata porta a porta! Lo chiederemo a gran voce alla Regione, purchè garantisca, pulizia, niente corruzione e clientele, raccolta differenziata porta a porta con 200 addetti, impianto Pasquinelli senza topi e sui 4 turni con netto aumento dell'organico
Però i Disoccupati Organizzati slai cobas vogliono tutti al loro fianco per spuntarla!
Amiu Puglia gestirà il servizio rifiuti di Bari e Foggia
FOGGIA
- «Nasce un colosso, con un'operazione pubblica frutto di un accordo
strategico importantissimo tra due amministrazioni lungimiranti». I
sindaci di Bari, Michele Emiliano, e di Foggia, Gianni Mongelli salutano
così la nascita di Amiu Puglia spa, presentata oggi all'indomani della
riunione dell'assemblea straordinaria che ha sancito la nascita della
nuova società, interamente pubblica, che si occuperà del ciclo dei
rifiuti prodotti da 550mila abitanti dei due capoluoghi.
La società conta su 1135 dipendenti (793 Bari e 342 Foggia), 500 mezzi aziendali, un impianto di tritovagliatura dei rifiuti urbani, 3 di biostabilizzazione, 1 di multiselezione della raccolta differenziata, 1 piattaforma di stoccaggio multimateriale, 6 centri di conferimento rifiuti.
Il Comune dauno - è stato spiegato - entra in Amiu Puglia con il 21% di quote societarie conferendo immobili e impianto per la gestione dei rifiuti. Gianfranco Grandaliano, già presidente del consiglio d'amministrazione di Amiu Spa, guiderà la nuova società affiancato da due funzionari del Comune di Bari e da due dirigenti del Comune di Foggia.
«Completiamo il disegno partito dalla situazione emergenziale e mandiamo a regime - ha detto Emiliano - un modello di gestione testato in questo anno e mezzo che spazza via logica dei governi delle città limitati alle mura cittadine. Proseguiremo su questa linea, magari anche il altri settori. La somma degli impianti di Bari e Foggia offre finalmente la capacità di chiudere il ciclo dei rifiuti.
La municipalizzata barese ha intanto ha chiuso il bilancio con utile di quasi 4 milioni di euro che saranno utilizzati per il bilancio di Amiu Puglia. Qualunque comune interessato potrà far parte del nuovo gruppo». «Costruiamo - ha aggiunto Mongelli - una pagina di buon governo delle città, basato sul dialogo. Da emergenza a prospettiva, è cambiato lo scenario. È un'esperienza che farà scuola in Italia»
La società conta su 1135 dipendenti (793 Bari e 342 Foggia), 500 mezzi aziendali, un impianto di tritovagliatura dei rifiuti urbani, 3 di biostabilizzazione, 1 di multiselezione della raccolta differenziata, 1 piattaforma di stoccaggio multimateriale, 6 centri di conferimento rifiuti.
Il Comune dauno - è stato spiegato - entra in Amiu Puglia con il 21% di quote societarie conferendo immobili e impianto per la gestione dei rifiuti. Gianfranco Grandaliano, già presidente del consiglio d'amministrazione di Amiu Spa, guiderà la nuova società affiancato da due funzionari del Comune di Bari e da due dirigenti del Comune di Foggia.
«Completiamo il disegno partito dalla situazione emergenziale e mandiamo a regime - ha detto Emiliano - un modello di gestione testato in questo anno e mezzo che spazza via logica dei governi delle città limitati alle mura cittadine. Proseguiremo su questa linea, magari anche il altri settori. La somma degli impianti di Bari e Foggia offre finalmente la capacità di chiudere il ciclo dei rifiuti.
La municipalizzata barese ha intanto ha chiuso il bilancio con utile di quasi 4 milioni di euro che saranno utilizzati per il bilancio di Amiu Puglia. Qualunque comune interessato potrà far parte del nuovo gruppo». «Costruiamo - ha aggiunto Mongelli - una pagina di buon governo delle città, basato sul dialogo. Da emergenza a prospettiva, è cambiato lo scenario. È un'esperienza che farà scuola in Italia»
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