GLI ACCERTAMENTI DEVONO CHIARIRE SUBITO PERCHE' GLI OPERAI SI AMMALANO, NEL REPARTO CARPENTERIA, NON TRA UN ANNO!
NEL FRATTEMPO GLI OPERAI DEL REPARTO, DEVONO ESSERE SPOSTATI IN ALTRI REPARTI E IN ALTRE LAVORAZIONI!
“In riferimento a quanto contenuto nella relazione del dr. Bondi del
20 maggio 2014 dal titolo “Relazione del Commissario Straordinario al 31
Marzo”, citata in diversi articoli di stampa, Arpa Puglia comunica che
in data 16 dicembre 2013, su richiesta della ASL di Taranto e del Comune
di Taranto (e non, come erroneamente riportato, delle Organizzazioni
Sindacali), alcuni tecnici del Dipartimento di Taranto hanno effettuato
una visita ispettiva nel reparto officina/ carpenteria dello
stabilimento ILVA di Taranto. I relativi risultati sono stati inviati
alle istituzioni richiedenti e non sono stati divulgati da Arpa Puglia
(come erroneamente riportato), trattandosi di attività effettuata a
supporto delle funzioni di vigilanza dello SPESAL negli ambienti di
lavoro. Altrettanto destituita di fondamento è l’affermazione contenuta
nel rapporto del dr. Bondi secondo cui Arpa avrebbe escluso ogni nesso
causale tra esposizione lavorativa e incidenza di tumori nei lavoratori
del reparto. Ciò sia perché Arpa non ha alcuna competenza in merito e
non ha avuto comunque richieste specifiche di supporto sul problema, sia
perché comunque il monitoraggio ambientale effettuato non può
considerarsi adeguato ed esaustivo rispetto al problema. Per usare una
metafora, è certamente sensato che dopo una serie di incidenti stradali
nello stesso luogo, possibilmente dovuti all’alta velocità, si effettui
successivamente il monitoraggio della velocità dei veicoli nel sito
dell’incidente, ma ovviamente non sarebbe particolarmente rilevante
nella comprensione delle cause degli incidenti in serie verificatisi in
precedenza. Se c’è stato un nesso causale tra esposizione ed eccesso di
tumori, l’esposizione si è verificata in una finestra temporale remota.
E’ quindi necessaria la programmazione e la realizzazione di un rigoroso
e serio studio epidemiologico, condotto in modo trasparente da
ricercatori indipendenti e qualificati a cui ILVA garantisca pieno
accesso ai dati storici, la cui indisponibilità rende impossibile
qualsiasi valutazione. Tale studio richiederebbe tempi adeguati,
certamente non inferiori ad un anno. Non si comprende perché il
commissario Bondi, invece di citare senza fornire alcuna documentazione
una Istituzione illustre, ancorchè incompetente in tema di epidemiologia
(il Politecnico di Torino), non abbia rinnovato la convenzione con la
Clinica del Lavoro “L. Devoto” dell’Università di Milano (Istituzione
prestigiosa in campo epidemiologico a livello internazionale), che già
in passato avrebbe dovuto svolgere attività di ricerca epidemiologica in
ILVA, auspicata da Arpa Puglia, ma mai effettivamente realizzata. Le
conclusioni quindi del commissario Bondi che escludono il nesso causale
tra esposizione dei lavoratori e incidenza di tumori, essendo basate su
evidenze non documentate, devono essere considerate puramente
autoreferenziali”.
Nota stampa del prof. Giorgio Assennato, Direttore Generale di Arpa Puglia
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