che vedono a rischio lavoro e
salario, per non parlare della salute e sicurezza in cui la
situazione va sempre peggio.
Federacciai, dirigenti sindacali confederali, Bondi (a bassa fortuna) si passano da
giorni la palla su chi deve intervenire, su chi deve tirare fuori i
soldi per gestire in emergenza lo stabilimento, in un gioco delle
parti che non fa prevedere niente di buono. Tutti ora si rivolgono al
governo del “fenomeno” Renzi perchè risolva le emergenze e
garantisca il futuro. Tutti sono pronti ad utilizzare gli operai come
massa di manovra a loro sostegno.
Il
piano ambientale e il piano industriale presentato da Bondi non hanno
nessun futuro, ciò che resta in campo sono solo ristrutturazioni e
tagli anticipati contenuti finora dai CdS.
Lo
Slai cobas non ha dato mai alcuna credibilità all'azienda
commissariata e al commissario, prima nominato da Riva, poi nominato
dal governo e ora non si sa bene nominato da chi.
Padron
Riva è tornato a far sentire la sua voce, incarnato dal figlio
Claudio, dal nipote Cesare..., per ribadire che lui la sua parte di
soldi li mette ma non adesso, non da solo e soprattutto non in queste
condizioni: processo, ecc.
Gli
operai non possono inseguire il “tiki-taka”. Gli operai devono
porre con forza i propri interessi, di difesa del salario, di posti
di lavoro, di sicurezza, salute per sé e tutti i cittadini.
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