martedì 6 maggio 2014

La Cementir viola i suoi stessi accordi con la complicità dei sindacati confederali - nuovo esposto

Continua la violazione sistematica dell'accordo del settembre 2013. Continua il silenzio assenso complicità dei sindacati confederali
Continuano i pretestuosi argomenti dell'azienda per non incontrare la RSA dello slai cobas, mentre
peggiora la situazione della sicurezza in fabbrica.

Nuovo esposto all'Ispettorato e alla Procura a integrazione de precedente

Lo stato di agitazione alla Cementir continua fino alla fermata che sarà decisa nell'assemblea di lunedi 12


Alla Direzione del Lavoro Servizio Ispettivo - TARANTO
epc alla Procura della Repubblica - TARANTO

OGGETTO - seguito esposto nei confronti della Cementir spa.

La scrivente O.S, facendo seguito all'esposto depositato presso la Direzione del Lavoro di Taranto il 25 marzo c.a. porta a conoscenza codesto Ufficio delle nuove situazioni che si sono determinate in questo mese, che confermano, a nostro parere, l'illegittimità della cig e soprattutto la necessità della sua continuazione:

1) A conferma che la richiesta di cassintegrazione per "crisi" è infondata, si fa presente che dalle stesse dichiarazioni del gruppo Caltagirone (proprietario della Cementir), fatte nel corso dell'assemblea degli azionisti emerge che anche "il 2014 è iniziato positivamente e il primo trimestre sta andando meglio del previsto". E Francesco Caltagirone jr ha aggiunto che: "A fine anno ci aspettiamo "un multiplo rispetto all'anno scorso".
Ma intanto nella Cementir spa di Taranto gli operai restano in cassintegrazione straordinaria,  permettendo all'azienda di scaricare i costi del lavoro sugli operai e sullo Stato.

2) Nello stabilimento di Taranto, l'azienda sta facendo arrivare il clinkers da Barletta, mentre prima veniva prodotto in loco; attualmente vi è una media di 15 camion al giorno che arrivano per il trasporto di tale
materiale - quindi l'attività produttiva non è in calo, ma è in corso solo una politica industriale di risparmio dei costi, che ancora una volta vengono scaricati sugli operai. Se il clinkers fosse prodotto a Taranto non ci sarebbe motivo di tenere operai in cig.

3) E' stata affidata alla ditta MTR la movimentazione dei sacchi, anche questo lavoro potrebbe essere fatto da personale interno in cig e con muletti interni attualmente fermi.

4) Benchè l'azienda abbia acquisito 2 commesse nuove, non vengono fatti rientrare lavoratori dalla cassintegrazione o, continuando l'operazione discriminatoria, vengono chiamati dalla cigs sempre gli stessi.

5) L'azienda, inoltre, non provvede alla sicurezza, in particolare il vano adibito allo scarico mezzi che trasportano il clinkers è privo di impianto antincendio, e c'è una depolverizzazione insufficiente.

Di quanto sopra, possiamo fornire testimonianze.

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