Taranto, disoccupati
bloccano il Consiglio
Fermate tre persone
TARANTO
– Una quindicina di disoccupati ha fatto irruzione nell’aula consiliare
del Muncipio di Taranto sospendendo i lavori del consiglio comunale.
Alcuni manifestanti, che fanno parte del gruppo 'Disoccupati organizzatì
dello Slai Cobas, hanno capovolto banchi e sedie e si sono seduti per
terra al centro della sala in cui si svolgono le riunioni dell’assise.
Alcuni amministratori hanno tentato di calmare gli animi, ma gli agenti
della polizia locale hanno dovuto faticare non poco per evitare scontri.
I disoccupati da diversi mesi chiedono di essere impiegati per la raccolta differenziata porta a porta e per le bonifiche previa partecipazione a corsi di formazione. È intervenuto anche il sindaco, Ippazio Stefano, che ha stigmatizzato la protesta dei Cobas ma è stato duramente contestato.
Agenti della Polizia municipale di Taranto hanno poi ammanettato e portato in caserma tre dei disoccupati. È stato informato il magistrato di turno, che ora dovrà decidere se procedere al loro arresto. I manifestanti, invitati a lasciare la sala, hanno opposto resistenza. Sul posto, oltre alla Digos, sono intervenuti anche Polizia e carabinieri. Il Consiglio è stato poi rinviato anche per un guasto all’impianto audio di registrazione. Una donna, che si era gettata per terra, è stata trascinata fuori dall’aula, mentre altri disoccupati aderenti allo Slai Cobas urlavano contro le forze dell’ordine.
I disoccupati da diversi mesi chiedono di essere impiegati per la raccolta differenziata porta a porta e per le bonifiche previa partecipazione a corsi di formazione. È intervenuto anche il sindaco, Ippazio Stefano, che ha stigmatizzato la protesta dei Cobas ma è stato duramente contestato.
Agenti della Polizia municipale di Taranto hanno poi ammanettato e portato in caserma tre dei disoccupati. È stato informato il magistrato di turno, che ora dovrà decidere se procedere al loro arresto. I manifestanti, invitati a lasciare la sala, hanno opposto resistenza. Sul posto, oltre alla Digos, sono intervenuti anche Polizia e carabinieri. Il Consiglio è stato poi rinviato anche per un guasto all’impianto audio di registrazione. Una donna, che si era gettata per terra, è stata trascinata fuori dall’aula, mentre altri disoccupati aderenti allo Slai Cobas urlavano contro le forze dell’ordine.
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