Il gup del tribunale di Taranto Valeria Ingenito ha condannato con il rito abbreviato a 2 anni e mezzo di Salvatore Zecca, responsabile della sicurezza per i lavori affidati in Ilva alla ditta Emmerre e ha rinviato a giudizio altri 11 imputati (tra dipendenti del Siderurgico e della ditta esterna) per cooperazione in omicidio colposo in relazione all'incidente del 28 febbraio del 2013 che costò la vita al 42enne operaio Ciro Moccia.
L'uomo, addetto alla manutenzione meccanica, precipitò da una passerella di sicurezza nell'area della batteria 9 delle cokerie. Un altro operaio, Antonio Liddi, lavoratore della ditta Emmerre, si salvò perché la sua caduta fu attutita dal corpo del collega. Il lavoratore riportò solo qualche ferita.Il processo inizierà il 6 giugno. Tra gli imputati c'è l'ex direttore dello stabilimento siderurgico di Taranto Antonio Lupoli. Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Pasquale Annicchiarico, Egidio Albanese, Francesco D'Alessandro e Adriano Raffaelli.
L'uomo, addetto alla manutenzione meccanica, precipitò da una passerella di sicurezza nell'area della batteria 9 delle cokerie. Un altro operaio, Antonio Liddi, lavoratore della ditta Emmerre, si salvò perché la sua caduta fu attutita dal corpo del collega. Il lavoratore riportò solo qualche ferita.Il processo inizierà il 6 giugno. Tra gli imputati c'è l'ex direttore dello stabilimento siderurgico di Taranto Antonio Lupoli. Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Pasquale Annicchiarico, Egidio Albanese, Francesco D'Alessandro e Adriano Raffaelli.
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