mercoledì 30 marzo 2016

Ilva al centro di una guerra tra grandi industrie dell'acciaio - sempre e comunque per il profitto sul sangue di operai e masse popolari di Taranto

Ilva, la cordata italoturca: privati e Cassa Depositi alleati con Erdemir

Ilva, la cordata italoturca: privati e Cassa Depositi alleati con Erdemir

Continua la due diligence e prende campo l'ipotesi di un' intesa nazionale allargata a un nuovo soggetto
La gara per l'Ilva è in corso e si concluderà alla fine di giugno. Nulla, quindi, si può ancora considerare concluso. Però. Però i soggetti davvero interessati cominciamo a muoversi e le cordate a comporsi. Una, in particolare, secondo quanto risulta a Repubblica, potrebbe aggiudicarsi la sfida internazionale ed è quella formata da due fra i principali gruppi privati italiani, Arvedi e Marcegaglia, affiancati dalla Cassa Depositi e Prestiti, e novità assoluta, da un gruppo turco che ha presentato
regolarmente la sua manifestazione d'interess, Erdemir, primo produttore di acciaio nel suo Paese con 8,5 milioni di tonnellate prodotte lo scorso anno e al quarantacinquesimo posto nella graduatoria mondiale. Una realtà da 13mila dipendenti, quindi numericamente simile all'Ilva, ma con conti ben diversi, visto che ha un patrimonio di oltre sei miliardi euro e un ebitda del 21,2% del fatturato, fra i più alti del mondo.

Per Ilva si potrebbe riproporre una sorta di modello "Ansaldo Energia". Quando Finmeccanica decise di cedere il gruppo genovese, per fermare l'avanzata tedesca di Siemens si mise a punto una cordata formata dal Fondo Strategico Italiano (che fa capo a Cassa Depositi e Prestiti) e dal gruppo cinese Shangai Electric (con Finmeccanica titolare di una quota di minoranza. In questo modo si preservava l'italianità di un'azienda operativa in un settore strategico quale l'energia, ma si aprivano anche le porte del capitale a un colosso del settore come Shangai Electric. Per Ilva si potrebbe quindi riproporre lo stesso schema, con Cassa Depositi e Prestiti e i due produttori privati a presenrvare la maggioranza italiana del capitale, e con Erdemir titolare di una significativa quota di minoranza. Pare per l'ipotesi della cordata italo-turca non dispiaccia affatto ai commissari e nemmeno al govern. Probabilmente, a livello comunitario, potrebbe invece suscitare qualche riserva da altri Paesi, Germania in testa, che vedrebbero l'ingresso di Erdemir in Ilva come il primo passo per un'avanzata produttiva in Europa. Interessante nell'operazione anche la componente privata, l'alleanza fra Arvedi e Marcegaglia, che si presenterebbero uniti, mentre in una prima ipotesi sembrava marciare su strade differenti, con Marcegaglia alleato di ArcelorMittal. La fase di valutazione delle manifestazioni d'interesse si concluderà a fine mese. Poi partirà quelle delle offerte vincolanti. E solo a quel punto si potrà procedere con la scelta del vincitore.

Nessun commento:

Posta un commento