giovedì 17 marzo 2016

Migranti lontani dai resort! Il presidente della fiavet non li vuole - La ricchezza i resort da 500 euro la portano solo ai padroni, i migranti invece quando raccolgono pomodori 12 ore al giorno per pochi euro vanno bene

Migranti in Puglia, gli operatori turistici: "Stiano lontano dai resort da 500 euro o perdiamo i clienti.

E IL SINDACO DI TARANTO, STEFANO, HA GIA' RISPOSTO INDIRETTAMENTE: "L'HOTSPOT E' STATO COSTRUITO DISTANTE DALLA CITTA"

Le dichiarazioni del presidente della Fiavet Puglia, Piero Innocenti, durante un workshop all'aeroporto di Palese con tour operator e compagnie aeree. "Questo non significa che non li accoglieremo"

La Puglia si mobilita per l'emergenza migranti e il presidente della Federazione italiana associazioni e imprese viaggi e turismo (Fiavet), Piero Innocenti, lancia un grido d'allarme destinato a far discutere. Occorre fare in modo che le strutture di accoglienza dei migranti che potrebbero arrivare dai Balcani, è il suo ragionamento, "non siano molto vicine alle strutture dove la gente paga 500 euro al giorno. Altrimenti lo fa una volta ma poi non torna più, né lui né i suoi amici".
Innocenti ne ha parlato all'aeroporto di Bari durante il workshop, promosso da Aeroporti di Puglia, 'Tour operatori e Vettori incontrano il trade', al quale partecipano 54 tour operatori, 31 compagnie aeree ed enti del turismo anche della Repubblica Ceca, Valencia, Tunisia e Malesia.

"Sono passati credo vent'anni dallo sbarco della nave che portò migliaia di albanesi in Puglia - ha aggiunto Innocenti - siamo abituati ad avere queste occupazioni. Purtroppo la realtà è che la Puglia in questi vent'anni è passata da essere una regione molto marginale nel turismo balneare italiano, ai vertici di questo tipo di turismo. Quindi oggi abbiamo necessità e bisogno di mantenere anche una tipologia di clientela, che non significa assolutamente non volere dare accoglienza".
E ancora: Siamo stati in grado di realizzare tante di queste belle e valide strutture che portano ricchezza e soldi alla nostra regione, alle persone che ci lavorano". "Quindi - ha concluso Innocenti - va bene l'accoglienza, che sappiamo tutti è anche un business per chi la fa, però vediamo di creare un danno di impatto inferiore".
(La Repubblica)

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