mercoledì 9 marzo 2016

La piattaforma delle donne presentata ieri e le iniziative dopo l'8 marzo

PER PORTARE AVANTI LA PIATTAFORMA DELL'8 MARZO:

Presenza al prossimo consiglio comunale, per imporre che si metta all'OdG la nostra piattaforma

Presidio delle disoccupate nella prossima settimana, per l'avvio immediato dei "cantieri di cittadinanza"
Stato di agitazione negli asili, su: "riconoscimento delle doppie mansioni o ci asterremo dai lavori di ausiliariato", e iniziative nei confronti di Comune e Ditta su carichi di lavoro/sostituzioni discriminatorie e non retribuite e aumento dell'orario
Le lavoratrici della Teoma chiederanno un tavolo presso la Dpl perchè non ci siano peggioramenti nel prossimo passaggio ad altra ditta  

Lo "sciopero delle donne" ha lanciato la costruzione nel mese di aprile di un convegno (di tutti i lavoratori e disoccupati) sul lavoro-diritti, in cui chiameremo tutte le parti (Istituzioni, ass. padronali, ecc.) a prendere posizione e impegni

Giovedì 31 marzo ore 18 assemblea generale delle lavoratrici e disoccupate presso la sede slai cobas

MA SOPRATTUTTO:

DALLO SCIOPERO DELLE DONNE, ALLA MANIFESTAZIONE DELLE DONNE!
Preceduta da un'assemblea nazionale in estate
organizziamo, con le realtà che sono scese in lotta l'8 marzo, e tutte le altre realtà di operaie, precarie, braccianti, immigrate, 
UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE IN AUTUNNO A ROMA!

LA PIATTAFORMA DELL'8 MARZO

Per le lavoratrici
- Passaggi automatici nei cambi di appalto di tutte le lavoratrici, senza peggioramenti delle condizioni di lavoro;
- orari di lavoro non inferiori a 30 settimanali;
- riconoscimento retributivo delle effettive mansioni svolte;
- Divieto degli appalti al massimo ribasso - separare il costo del lavoro e della sicurezza dall'importo generale, affinchè i ribassi delle ditte non incidano sul costo del lavoro;
- contro la frammentazione dei servizi e delle lavoratrici che aumenta la precarietà, unificazione dei servizi in una Multiservizi/società mista;
- condizioni di lavoro, ambienti di lavoro, materiali utilizzati, a tutela della salute, anche riproduttiva, delle donne e della dignità delle lavoratrici, avviare tramite gli Enti ispettivi di una verifica generale, sotto il nostro controllo!
- allontanamento dai luoghi di lavoro per tutti coloro – capi, datori di lavoro, ecc. - responsabili di molestie, ricatti, violenze sessuali, atteggiamenti razzisti; tutela delle lavoratrici denuncianti;
Per le disoccupate:
- clausola sociale in tutti gli appalti per l'assunzione obbligatoria di una percentuale di donne
- cantieri di cittadinanza e lavori dei servizi sociali per tutte le disoccupate;
- corsi di formazione per le donne su raccolta differenziata/bonifiche, retribuiti e finalizzati al lavoro;
Per tutte
- salario minimo garantito per tutte le donne, anche come riconoscimento del loro lavoro domestico/riproduttivo, non inferiore a 600 euro al mese
- Accesso gratuito per le donne e i bambini ai servizi sanitari, e assistenziali, anche a fronte del dramma inquinamento di Taranto
- Difesa e ampliamento del diritto di aborto, obbligatorietà di interventi di interruzione gravidanza in nelle strutture pubbliche, abolizione dell’obiezione di coscienza, consultori laici gestiti e controllati dalle donne
- Priorità nel diritto alla casa per le donne violentate, maltrattate, o capifamiglia.

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