Da una lettera dei lavoratori Slai cobas:
Chiediamo un urgente incontro
per il giorno 03/03/2016 con la Presidenza Amiu, Comune e Coop. Ancora per
risolvere una gravissima questione, ovvero il fermo
impianto iniziato il 05/02/2016 e presentato come fermo per manutenzione e
che si sarebbe risolto nel giro di pochi giorni, fermo che si è
trasformato in un blocco del lavoro per gli operai di ben quasi un
mese.
Fermo che ha provocato una serie di "soluzioni", che di certo
non vanno a favore degli operai, azzerando sia le ferie che le ore di
permesso maturate. Ora, data la gravità e l'assenza di notizie per
quanto riguarda il rientro al lavoro, vogliamo subito sapere se tutto
questo avrà ricadute economiche in termini di stipendio, cosa che deve
essere assolutamente evitata.
Vogliamo ricordarvi che alla base di tutto ci sono dei contratti da
rispettare da tutte le parti in questione, così come l'Amiu verso la
Coop. L'Ancora e viceversa, così come la stessa Coop. Ancora e noi
operai.
Questo per dire che non è assolutamente accettabile che il
tutto venga scaricato sugli operai, anche perchè il fermo non è dovuto
a responsabilità riconducibili agli stessi.
Aggiungendo poi che i lavoratori hanno dato piena disponibilità anche
in stato di fermo impianto a svolgere altre mansioni; se questa
opzione decisa in accordo con gli operai fosse stata rispettata e
garantita, ora la situazione sarebbe sicuramente diversa.
Pertanto nel confermare lo stato d'agitazione gli operai si riservano
di adottare azioni di lotta a fronte di questa situazione "anomala",
per reclamare i propri diritti.
Per questo, nei prossimi giorni, se non ci fosse nessuna comunicazione
da parte dei soggetti interessati riguardo la richiesta urgente di
incontro i lavoratori potrebbero decidere autonomamente di recarsi
tutti alle sedi competenti ovvero Direzione Amiu, Comune e Coop. L'Ancora.
RLS Slai Cobas
Francesco Balestra
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