Re David- Landini - Fiom Cgil
“Sono
buone notizie la riapertura del tavolo negoziale sull’Ilva di Taranto,
con la partecipazione del Governo, delle Istituzioni locali, dei
sindacati e dell’azienda, e la disponibilità al ritiro del ricorso al
Tar della Puglia. Come la Fiom e la Cgil hanno chiesto fin dall’inizio
in merito al tavolo su Taranto, si discuterà finalmente, tra le altre
cose, anche della valutazione del danno sanitario, dell’analisi del Dpcm
e dei suoi eventuali miglioramenti e della definizione del
cronoprogramma per la copertura dei parchi minerari“. Questo il
commento congiunto di segretaria generale Fiom-Cgil e
Maurizio Landini, segretario nazionale Cgil. “Questo è un passo
importante verso la risoluzione di una vertenza complessa come quella
sull’Ilva, su cui è fondamentale il contributo di tutti i soggetti
coinvolti. Oltre a questo vanno riattivati tutti i tavoli, a partire da
quello sull’accordo di programma di Genova. Rimangono poi ancora aperte
le questioni che riguardano l’occupazione, il salario e il tema degli
appalti“,
Rocco Palombella Uilm-Uil
Uno dei pilastri per consolidare la ripresa è lo “sblocco degli
impedimenti esterni che hanno bloccato il confronto in atto tra
sindacati metalmeccanici, direzione dell’Arcelor Mittal e governo” ha ribadito invece segretario generale della in una nota sul caso Ilva, sottolineando che “un
ricorso al Tar rischia di far saltare il futuro industriale,
occupazionale ed ambientale del gruppo Ilva. Occorre metterselo bene in
testa che questo Paese senza l’industria siderurgica non può imboccare
la strada della ripresa e competere a livello internazionale nell’ambito
manifatturiero. È la produzione d’acciaio in Italia – conclude – che muove l’industria manifatturiera e che fa crescere l’economia“.
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