Ma qui finiscono gli aspetti positivi. Ottenuti grazie al fatto che i lavoratori non si sono mai fermati nelle iniziative di lotta verso il Comune” dichiarano dallo Slai cobas per il sindacato di classe ‘Lavoratori ex Pasquinelli’.“Per il resto, non va affatto bene. Si continua, da parte del Comune, con una logica di servizi ultra precari, senza futuro, e non certo quelli necessari alla città. Ancora i lavoratori della ex Pasquinelli, formati per la raccolta differenziata e tutto il ciclo rifiuti, addetti per anni alla selezione della differenziata, vengono messi da mesi e comunque fino a tutto marzo 2018 a “raccogliere carte e cicche” e poco altro nelle piazze – si legge nel comunicato dello Slai cobas -. A questo si aggiunge una organizzazione da parte del Comune delle unità lavorativa nelle piazze grottesca, senza logica; per esempio, in situazioni come il Parco del mirto a Paolo VI, per cui da anni chiediamo che sia rimesso a posto, che vi sia una continua manutenzione del verde e delle strutture, per restituirlo alla vivibilità della gente di Palo VI e della città, dovrebbero lavorare solo 2 persone (lì dove ce ne vorrebbero almeno 10); ad altre piazze molto ma molto più piccole, come piazza Messapia anche qui 2 lavoratori che dopo un’ora di lavoro si devono “inventare” cosa fare“.
“Ma soprattutto non si vede una volontà da parte dell’amministrazione comunale di utilizzare l’esperienza di questi lavoratori dopo marzo 2018 per l’estensione nei quartieri della raccolta differenziata (Paolo VI l’aspetta da tre anni…) – per la selezione della differenziata. Questa sì che servirebbe alla città ed eleverebbe effettivamente le basse percentuali di raccolta (aumentate solo momentaneamente con interventi spot sugli ingombranti) – proseguono dallo Slai cobas -. I lavoratori Slai cobas non si accontentano, non gridano alla vittoria (come invece fa l’Ugl) per le miserie e le toppe di lavoro che finora vengono date. Noi vogliamo a gennaio un Tavolo serio con Comune e e Regione per fare il piano per l’estensione della raccolta differenziata e per dare un vero futuro, dignitoso a questi lavoratori e un servizio necessario ai cittadini” concludono.
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