Alcuni vicini hanno detto di
aver sentito litigare i due coniugi prima dello sparo.
L'uomo agli inquirenti
Ligorio ha detto che stava giocando con l'arma, una pistola scacciacani
modificata, e che il colpo è partito accidentalmente.
Una versione che non è stata ritenuta credibile. Il movente
dell'omicidio, sempre secondo gli investigatori, potrebbe essere di
natura passionale.
IL PARTICOLARE La donna, ieri mattina, poco prima di
essere ammazzata aveva anche lasciato un messaggio d'amore al compagno
con una scritta sulla pavimentazione del centro storico, a pochi metri
dalla loro casa, dove l'uomo aveva parcheggiato la sua auto".
Continua
la mattanza delle donne da uomini che odiano le donne.
Mariti, compagni, conviventi, che esprimono tutta la loro lucida
follia all’interno della famiglia, divenuta vero e proprio luogo di
morte per tante, troppe.
Il
tutto, immerso in un odio terribile, che questi uomini assassini
scagliano contro le “loro” compagne di vita, considerate un possesso,
oggetti su cui avere la proprietà unica, da uccidere se decidono di
rompere il rapporto, ma da eliminare anche se l’uomo vuole disfarsene
per riottenere “la libertà”.
Femminicidi, mattanze compiute all’interno della “sacra” famiglia, puntello di questa società, cellula base di un sistema barbaro e
marcio fin dalle radici, fondato sull’oppressione e sullo sfruttamento e
che, specialmente con la crisi, mostra sempre più il suo vero volto, di
barbarie e di orrore, di morte. Tutte queste donne uccise gridano che questo sistema è irriformabile e deve essere sradicato.
Dobbiamo far sentire il nostro grido di ribellione, perché nessuna donna debba o possa essere proprietà di nessuno,
tanto meno di un uomo; perché tutto questo non diventi un’abitudine,
una normalità; perché, ogni volta che viene colpita una donna, tutti
possiamo sentirci feriti a morte nel corpo e nella mente.
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario - Taranto
mfpr.naz@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento