TARANTO - Il gup del Tribunale di Taranto Vilma Gilli, titolare del fascicolo legato all'inchiesta sull'Ilva "Ambiente svenduto", ha revocato gli arresti domiciliari nei confronti di Alfredo Ceriani, Giovanni Rebaioli, Agostino Pastorino ed Enrico Bessone, funzionari del Siderurgico accusati di aver fatto parte della "struttura ombra" che rispondeva direttamente alla famiglia Riva riguardo alla gestione dello stabilimento finito nell'occhio del ciclone con l'inchiesta per disastro ambientale.
Per gli imputati (tra le 49 persone fisiche, oltre a tre società che rischiano il processo), è stato disposto l'obbligo di dimora. Gli ex fiduciari dell'Ilva, difesi dagli avvocati Egidio Albanese, Franz Pesare
e Luca Sirotti, furono arrestati il 6 settembre 2013 e successivamente
ottennero i domiciliari su disposizione del Tribunale del riesame, che
annullò contestualmente la misura cautelare (domiciliari) nei confronti
di Lanfranco Legnani, indicato come "direttore ombra" dello stabilimento
siderurgico.
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