mercoledì 4 giugno 2014

Liberi e Pensanti - la costituzione di parte civile al processo Ilva diventa uno spot da autopropaganda

Il Comitato Liberi e pensanti, dopo aver detto che volevano coordinarsi con l'iniziativa che stanno portando avanti da gennaio i rappresentanti locali della Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro e territori e dello slai cobas (e che ha visto già due assemblee pubbliche con l'Avv. Bonetto di Torino del processo Eternit e Thyssen) per la presentazione delle parti civili di operai e abitanti al processo contro Ilva - dopo aver fatto nei mesi passati anche una riunione nello studio dell'avv. Nevoli, sabato scorso, con la solita scenografia, ha annunciato che si presenta per conto suo. 

Ancora una volta invece di pensare a costruire un fronte unitario e compatto degli operai attivi, più coscienti (già pochi), che serva anche per far acquistare fiducia, si pensa a mettersi le "medagliette". Questo è frutto di una linea non di classe che ha da sempre il comitato e gli stessi operai dei Liberi e pensanti, di una linea iperpersonalista - tutte cose che portano a fregarsene di ciò che serve agli operai, della necessaria mobilitazione unitaria degli operai più coscienti.
Nel metodo, poi, gli operai liberi e pensanti, in particolare Massimo Battista che aveva partecipato all'assemblea/incontro dall'avvocato, invece di parlare chiaro, direttamente con i rappresentanti della Rete, dello slai cobas - tanto non cambiava la nostra decisione e l'attività già avanzata di presentare le parti civili - se lo sono tenuto nascosto, hanno detto bugie fino a pochi giorni prima di sabato. Si sono oggettivamente comportati come dei "villacchioni"...
Ancora una volta, poi, come per il cambio tuta, lo slai cobas porta avanti il lavoro, alla luce del sole, e poi il Comitato Liberi e pensanti si "sveglia" e invece d unirsi a chi lo sta già facendo, si appropriano comunque del lavoro già fatto, per farlo loro ma in maniera auto propagandista.


COMUNQUE NON DIAMO IMPORTANZA ALLA COSA.

PS. L'avvocato Nevoli che aveva detto che non voleva occuparsi della presentazione delle parti civili al processo ilva perchè comportava troppo impegno e pochissimi soldi sull'immediato, evidentemente ora altri soldi gli hanno fatto cambiare parere

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