La storia sembra ripetersi. Il governo sembra aver fretta di trovare chi si compra l'Ilva, come ai tempi di Riva. E quindi il gruppo Arcelor Mittal è tornato all'Ilva di Taranto con una mega delegazione di tecnici che girano con atteggiamento quasi da nuovi padroni. E come bravi padroni badano alla loro convenienza: prendersi ciò che gli può servire dello stabilimento e "buttare" il resto, compreso prima di tutto gli operai che non servono; comprarlo a pochi soldi - e non impegnarne di suoi per accollarsi il risanamento; fare soprattutto un'operazione volta a bloccare la concorrenza di altri paesi.
In tutto questo anche per i futuri, probabili nuovi padroni gli operai, quindi, sono solo la forza-lavoro, quella parte di forza-lavoro, da sfruttare per i profitti; la tutela dei loro diritti al lavoro, alla salute, alla sicurezza, non è nell'agenda nè di Arcelor Mittal, nè di altri capitalisti acquirenti.
(da Sole 24 Ore) - "A distanza di una settimana dalla prima visita, una delegazione di
tecnici del gruppo siderurgico franco-indiano Arcelor Mittal torna a
Taranto e comincia da oggi un nuovo sopralluogo agli impianti dell'Ilva... La delegazione pare che sia di un livello
superiore alla precedente, anche sotto il profilo numerico. Si esplicita
meglio, insomma, l'interesse di Arcelor Mittal verso l'Ilva.
Una settimana fa Arcelor Mittal aveva visitato l'area a caldo e alla
fine aveva manifestato un giudizio positivo, confidando agli
interlocutori di aver trovato una situazione migliore di come se
l'aspettavano. Da oggi Arcelor Mittal dovrebbe visitare laminatoi,
tubifici e area a freddo.
È stato il governo italiano, come ha rivelato Lakshmi Mittal,
amministratore delegato di Arcelor Mittal, a chiedere al gruppo «di dare
un'occhiata all'Ilva»...
"...La totale libertà di movimento che il Governo ha concesso
ad Arcelor Mittal, dentro l'acciaieria di Taranto, rappresenta un caso
curioso. Il gruppo franco indiano ha, fra il Lussemburgo, il Belgio e la
Francia, quarantacinque analisti impegnati a valutare il dossier Ilva.
La scorsa settimana, lunedì, venti di loro hanno visitato Novi Ligure,
l'impianto gioiello da cui la multinazionale sembra più attratta;
lasciato il Piemonte, alla sera sono arrivati a Taranto e, nel corso
della giornata di martedì, hanno effettuato le prime ispezioni
approfondite nell'acciaieria.... Gli uomini di Arcelor Mittal, che non hanno
alcun diaframma nella loro azione e che in questa particolare e inusuale
condizione hanno buon gioco anche a "saltare" i direttori degli
stabilimenti, si sono rivolti in questi giorni direttamente ai sette
direttori di area di Taranto: ghisa, acciaieria, laminatoi a caldo,
tubifici, treno lamiere, laminazione a freddo e rivestimenti. Venerdì
scorso gli hanno fatto avere un questionario dettagliatissimo che,
opportunamente compilato, creerebbe una data room dal grado di
profondità del tutto inusuale: fisiologia industriale, efficienza,
standard, costi. Barba e capelli. Perfino quando si vende una società in
condizioni pre-fallimentari l'accesso alla data room è condizionato a
vincoli ed è sottoposto a limiti precisi. In questo caso, invece, appare
del tutto illimitato l'accesso..."
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