Con un'istanza mastodontica, di 190 pagine, gli avvocati ben pagati dei Riva, dirigenti dell'Ilva, ecc. hanno chiesto la remissione del processo da Taranto. Commenteremo nei prossimi giorni le lunghissime motivazioni di una storia, avvenimenti in fabbrica e a Taranto visti e distorti dai capitalisti e loro corte.
E' chiaro soprattutto l'intento di mettere i bastoni tra le ruote di questo processo, per allungarne fin da subito i tempi, già di per sè enormi.
Ma è altrettanto chiara l'operazione politica, ideologica che descrive il capitalismo come il bene, le morti e l'attacco alla salute di operai e cittadini al massimo come "incidenti di percorso", e comunque molto ridimensionati e soprattutto non addebitabili alla volontà del padrone, per cui tutto è subordinato al profitto.
Bene. Se è questo il "processo" a cui si preparano i Riva e i loro avvocati, gli operai più coscienti dovrebbero da parte loro fare di questo processo una "guerra" di classe.
NOI LA FAREMO!
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