Questa mattina un nuovo drammatico sfratto di una giovane donna con la sua bambina, una donna che sta lottando con i Disoccupati Organizzati slai cobas anche per il lavoro negato.
Si sono viste camionette, macchine della polizia, Digos, uno spiegamento di forze dell'Ordine come se dovessero arrestare una criminale, usate per negare ancora una volta un diritto.
La solidarietà delle donne del mfpr, dei Disoccupati Organizzati ha impedito una conclusione repressiva della mattinata, a fronte di minacce di arresto della donna e di toglierle la bambina.
Il Sindaco Stefano, in occasione del 25 novembre (giornata contro la violenza sessuale verso le donne), aveva detto che il Comune di Taranto doveva fare atti positivi verso le donne; bene, le abbiamo viste queste "azioni", che sono altrettante "violenze" contro le donne!
Il Comune è direttamente responsabile del problema casa: in questi mesi non solo ha fatto una graduatoria di poche decine di case, a fronte di una esigenza di almeno 1500 case, ma a tutt'oggi neanche viene attuata!
L'unica "soluzione" è trattare in maniera offensiva chi ha diritto ad una casa, al massimo come un "assistito", con l'oscena proposta a donne con bambini sfrattate di andare in dormitori comunali.
Lo Slai cobas ha posto delle precise richieste:
sospensione di tutti gli sfratti, allargamento della graduatoria esistente, costruzione di nuove case, ristrutturazione di stabili di proprietà comunale,
e per le donne: nell'assegnazione delle case popolari che una parte venga destinata alle donne che subiscono violenze, alle donne capifamiglia, alle donne sole, ecc.
Di tutto questo, neanche una lettera a prefetto e Tribunale per la sospensione degli sfratti ha fatto il Sindaco!
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