domenica 10 luglio 2016

All'Ilva serve autonomia operaia e organizzazione contro padroni vecchi e nuovi, governi e sindacati confederali - dal nuovo nemero del giornale proletari comunisti

Gli operai devono autorganizzare una lotta vera, che li faccia sentire e pesare, una lotta decisa dagli operai stessi, autonoma dai vertici dei sindacati confederali.
Occorre un'assemblea generale, perchè gli operai oltre che sentire, possano decidere tutti insieme cosa fare e imporre i loro interessi di difendere lavoro, salute e sicurezza, salari, diritti.

I sindacati confederali non vogliono questa assemblea generale per non trovarsi di fronte a contestazioni dei lavoratori. Gestiscono incontri pubblici o segreti e indicono scioperi totalmente inoffensivi, usati solo per sostenere i loro Tavoli, mentre già parteggiano per una cordata.

L’Usb fa assemblee di reparto per amministrare il proprio orticello e pensa ad uno sciopero a fine luglio, una marcetta dall'Ilva all'Eni, anch’essa inoffensiva.
Ma, intanto, in questi mesi che cosa ha fatto. Nessuna reale opposizione ai decreti, la ripresa del lavoro e la revoca dello sciopero quando vi è stato il sequestro dell'Afo2, per la morte di Alessandro Morricella; l'incontro con Renzi, con foto ricordo, quando è venuto con una toccata e fuga a Taranto; per non parlare il “culo e camicia” con Emiliano, altro trombone. Lo sciopero insieme alla Confindustria.
L’Usb propone la "nazionalizzazione", ma l'Ilva era di Stato fino al '95, e sfruttamento e sangue degli operai erano  sempre ai massimi livelli; l'Ilva è ora commissariata dal governo e si continua a morire e ad ammalarsi e lo Stato sta per svendere la fabbrica ai nuovi padroni, con gravi conseguenze ancora su posti e condizioni di lavoro, salute, ambiente. Una "nazionalizzazione" fatta da uno Stato al servizio dei padroni, serve solo altri padroni e viene gestita con le stesse leggi del profitto sulla pelle degli operai e delle masse popolari.

OCCORRE BLOCCARE UNITI, OPERAI E CITTADINI, FABBRICA E CITTA'!

APRIRE LA FABBRICA ALLA CITTA’.

Scioperare ma per un DECRETO OPERAIO, per:


- subito le bonifiche, a partire dalla copertura dei parchi minerali, il risanamento degli impianti e aree nocive
- nessun operaio deve andare a casa, gli operai devono essere impiegati durante la messa a norma degli impianti,
- salari e diritti non si toccano,
- la prima messa a norma è garantire la sicurezza degli operai, postazione ispettiva fissa in fabbrica
- in una fabbrica insalubre e nociva come l'Ilva 25 anni di lavoro bastano, con estensione, quindi, a tutti dei benefici pensionistici,
- la salute è un diritto intoccabile per operai e cittadini, vogliamo visite mediche mirate, cure sanitarie gratuite, ospedale e strutture d'emergenza, affidate ad Emergency, per fronteggiare la situazione.

Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
info: slaicobasta@gmail.com - 3475301704

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