Stasera alla fiaccolata in memoria di Federica e Andrea organizzata dall'associazione Volontari ospedalieri di Taranto c'erano circa un migliaio di persone, tantissime donne, studentesse, disoccupate, lavoratrici, associazioni di tutela per le donne maltrattate, ma anche uomini uniti nella condanna del feroce assassinio di Federica e del suo piccolo Andrea, uccisi dal marito Luigi Alfarano.
Presente la madre di Federica che ha voluto mostrare, con coraggio, il volto massacrato della figlia.
La fiaccolata, benchè silenziosa, è stata, in una tranquilla serata d'estate, un grido di denuncia, di incitamento verso la città a non chiudere occhi e orecchi.
A Taranto è la prima volta che a fronte di un femminicidio si svolge una manifestazione, questo rende la fiaccolata doppiamente significativa - e speriamo che apra la strada ad una mobilitazione che continui da parte prima di tutto delle donne, contro uccisioni, violenze sessuali che anche in questa città stanno diventando tante.
Era presente con lo striscione "Per Federica e Andrea dal dolore alla lotta delle donne" una delegazione del Mfpr che da sempre si batte contro la concezione fascista maschilista patriarcale che sta alla base dei femminicidi, frutto di questo sistema sociale capitalista e della condizione generale delle donne, fatta di discriminazione, attacco alle condizioni di vita e di lavoro, di oppressione, di cui proprio Taranto è una realtà emblematica.
L'Mfpr con il volantino ha fatto, quindi, appello alla lotta delle donne, perchè le parole non possono bastare, ma occorre la ribellione e l'organizzazione delle donne, perchè sia
un segnale forte contro tutti gli "uomini che odiano le donne", i governi, lo Stato, la polizia che "odiano le donne".
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