(Dal Messaggero) - "Le regole per la gestione dell’accoglienza potrebbero cambiare a partire dalla prossima settimana, quando un testo concordato tra Anci e Viminale arriverà in consiglio dei ministri per l’approvazione.
L’idea di base del nuovo testo punta sull’affidare più potere decisionale e più responsabilità alle amministrazioni locali. Se attualmente l’80% dei richiedenti asilo viene distribuito in strutture gestite che rispondono alla prefetture e solo il 20% attraverso i comuni e l’accoglienza “sprar” (Servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati gestito dai primi cittadini), l’idea è di invertire la proporzione. La maggior parte della responsabilità sarà ora nelle mani delle amministrazioni locali che si muoveranno con l’idea di diffondere il più possibile sul territorio il carico
Saranno i comuni, più delle prefetture, i protagonisti della nuova fase di gestione dei migranti".
MA CHI PAGHERA' LE SPESE DI GESTIONE DELL'ACCOGLIENZA?
"La bozza elaborata dal responsabile immigrazione dell'Anci, Matteo Biffoni, prevede che i Comuni ottengano un rimborso forfettario di 50 centesimi prodia pro capite per ciascun migrante... Soldi che saranno sottratti ai 2,50 euro che oggi vengono assegnati direttamente ai migranti, i cosiddetti "pocket money"...".
Ma c'è un altro problema: se saranno i Comuni a decidere per l'accoglienza e i numeri dei migranti, che succederà nei Comuni gestiti da Lega, partiti di centro destra, ecc. che già si sono dichiarati contrari ad accogliere migranti, ma che finora, essendo la destinazione decisa centralmente e dalle prefetture, non potevano sottrarvisi?
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