venerdì 8 luglio 2016

Il volantino diffuso dal MFPR alla fiaccolata di ieri

Trasformiamo il dolore per Federica e Andrea 
nella lotta delle donne

Gli assassinii delle donne vanno fermati non certo da leggi, da questo Stato, da forze dell'ordine o giudici che non hanno mai impedito mezzo omicidio, nè dato giustizia, ma dalla lotta delle donne che faccia paura agli "uomini che odiano le donne"; ed eliminando ciò che produce questa strage quotidiana: questo sistema sociale che alimenta humus maschilisti, frustrazioni, e imbarbarimento umano. Le uccisioni non si potranno fermare se non lottiamo contro l'insieme della condizione delle donne.

Le uccisioni, come quella di Federica, le violenze come reazione degli uomini alle donne che vogliono rompere i precedenti legami, la precedente vita sono delitti fascisti, perchè mossi da una concezione fascista, di odio, di reazione ad ogni decisione autonoma delle donne di decidere della propria vita, ad ogni spinta di ribellione. Come fascista è spesso il clima generato di complicità diffusa pre e post uccisioni, in cui gli uomini vengono considerati perbene. E le Istituzioni tacciano o sono complici, in nome di una difesa della “famiglia”, che spesso è una “tomba” per le donne.

L'uccisione di Federica e Andrea è stata un tragico esempio di tutto questo:
- Il funerale del pluriomicida, Luigi Alfarano, viene fatto in una delle più importanti, storiche e centrali chiese della città, quasi in pompa magna.
- La funzione religiosa è qualcosa di osceno. Il parroco, Don Tonino Nisi, fa una omelia, neanche per “giustificare” le atroci uccisioni, ma per riabilitare l'assassino come marito e padre amorevole:
- L'ANT – il cui presidente era, tra l'altro, la madre dell'assassino – non spende parole per Federica e Andrea, mentre fa un manifesto funebre in cui è scritto“I volontari del ANT di Palagiano (TA)si uniscono al dolore che ha colpito la famiglia Alfarano”. Il femminicidio scompare... non sono state due persone distrutte ma la “famiglia” che era di “Alfarano”.
- La madre dell'assassino a questo punto aggiunge anche la sua “chicca” macabra, e annuncia che donerà al ANT – di cui è lei presidente... - la villa in cui Luigi Alfarano ha portato e ucciso il bambino, dopo aver ammazzato Federica, per curare i bambini malati di tumore, “certa che Luigi sarà felice di vedere giocare i bambini amati dai propri cari”.
- Ci sono, infine, gli applausi al feretro dell'assassino, sollecitati dal prete, da parte dei partecipanti, molti portati dal ANT.
A Taranto è avvenuto una sorta di “funerale alla Casamonica”, in cui le varie figure della società piegano la testa a salutare un pluriomicida, o gli sembra normale che questo avvenga.
Un altro assassino pluriomicida non avrebbe avuto quel funerale o non sarebbe entrato neanche in Chiesa, ma un assassino di donne, sì.
Poi Chiesa e Ant hanno fatto dei piccolissimi passi indietro, ma solo per “mettersi la coscienza a posto”

E' inutile chiedere “giustizia” a questo sistema, se questo clima ha “casa” normale negli uffici di polizia e carabinieri (dove il 90% delle denunce per stalking o per violenze non produce nulla – anche il marito assassino di Federica era stato condannato per violenze sessuali, ma continuava ad avere una pistola), se ha “casa” anche nelle aule giudiziarie, se il parlamento, il Governo, invece di difendere, aggravano la condizione di discriminazione, di subordinazione delle donne.

Contro ci vuole la lotta prima di tutto delle donne. Ci vuole la rivoluzione per trasformare la terra e il cielo.
Per questo oggi facciamo appello alle donne a unirsi, a mobilitarsi non solo oggi, ma domani, e ancora domani, per trasformare il dolore in lotta. Lo dobbiamo a Federica e Andrea come a tutte le donne uccise.

Lavoratrici del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
c/o Slai cobas via Rintone, 22 TA – 3475301704 -mfrp.naz@gmail.com

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