Continua l'inaccettabile serie di vessazioni dell'associazione Salaam verso i migranti ospiti del CAS da essa gestito nel Gill Hotel di grottaglie.
A dicembre e gennaio l'associazione non ha corrisposto ai migranti il pocket-money dovuto.
L'8 febbraio proponeva di pagare il solo mese di dicembre.
Per protesta molti migranti, temendo di dare agio all'Associazione per ulterori dilazioni e ritardi, hanno rifiutato l'acconto, esigendo di ricevere l'intero importo che spettava loro.
Ieri, 26 febbraio, l'Associazione ha finalmente provveduto a corrispondere a tutti il pocket-money di gennaio, ma non ha pagato quello di dicembre a quanti avevano protestato, sostenendo che, avendolo
rifiutato a suo tempo, ne hanno perso il diritto.
E' ben chiaro il carattere di rappresaglia della decisione dell'Associazione, che si aggiunge alle quotidiane intimidazioni e velate minacce contro i migranti che si organizzano.
Salaam non paga perché mancano le risorse, ma per imporre il suo comando e punire chi alza la testa.
Gà ieri abbiamo denunciato la discriminazione in atto a Grottaglie tra i migranti dell'associazione Salam e quelli ospiti di altre associazioni.
Ora Salaam aggiunge la discriminazione tra chi accetta le sue imposizioni e chi si ribella!
Il 1° marzo è la Giornata Mondiale contro la Discriminazione.
I fatti di ieri ci danno una ragione in più per il già annunciato presidio DALLE ORE 16 ALLE ORE 18 dei migranti di Grottaglie dell'associazione Salam, presso il COMUNE DI GROTTAGLIE, via Martiri D'Ungheria.
Protesteremo con ancora più forza:
- contro la mancata corresponsione del pocket money
- per sollecitare una immediata soluzione per i documenti di identità e il Codice fiscale, la cui mancanza impedisce ai migranti di poter lavorare in regola
- per denunciare le leggi e l'azione di Governo/Minniti che rendono sempre più disumana la condizione dei migranti sia a livello nazionale che nel nostro territorio
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