martedì 20 febbraio 2018

Migranti: nuova iniziativa e incontro in prefettura. La lotta dei migranti continua, le intimidazioni di Salaam anche



Oggi altra giornata di lotta dei migranti ospiti del Gill Hotel di Grottaglie, assegnati all’associazione Salam.
Dalle 9 alle 12 si è tenuto un presidio di fronte la Prefettura di Taranto organizzato dallo Slai Cobas per il sindacato di classe, durante il quale una delegazione ha tenuto un incontro con viceprefetto vicario Dott. Volpe.
Nell’incontro si sono registrati alcuni cambiamenti in positivo: in generale la situazione dell’accoglienza è leggermente migliorata, la registrazione nei registri anagrafici del Comune di Grottaglie è stata finalmente avviata, ai richiedenti asilo è stata infine data copia della documentazione relativa all’assistenza sanitaria, in modo che possono seguire da sé le pratiche.
Ma la delegazione ha anche indicato i problemi che perdurano:
- Il costo dei trasporti per recarsi a Taranto, che i migranti non possono sostenere e per questo spesso devono rinunciare a seguire corsi di formazione professionale cui sono iscritti
- Il pocket-money che da mesi non viene corrisposto e che l’associazione Salaam è disposta a pagare solo parzialmente
- L’impossibilità di ottenere un documento Identità valido, che spesso fa perdere ai migranti opportunità di lavoro
- L’impossibilità di avere un codice fiscale definitivo valido, che viene assegnato solo ai migranti in Italia a partire dagli ultimi mesi del 2017, mentre tutti gli altri ne hanno uno provvisorio non accettato dai sistemi informatici di ministeri e banche. Ne consegue l’impossibilità di aprire un conto corrente bancario e di essere retribuiti regolarmente.
Nell’incontro è ancora una volta emerso l’inaccettabile atteggiamento della Salam che invece di rispettare i diritti dei migranti, tenta di intimidirli, segnalando alla Prefettura il loro rappresentante sindacale e accusandolo di atti di prevaricazione. E ciò che è altrettanto negativo è l'atteggiamento della Prefettura che nell'incontro di ieri ha cercato di rovesciare le questioni: invece che "sanzionare" la Salam per tutte le violazioni alle stesse normative, si colpevolizza la legittima protesta dei migranti.
La delegazione ha ribadito con fermezza che i migranti hanno tutto il diritto di protestare e organizzarsi per i loro diritti, che la Salam è tenuta a rispettare tutti i suoi obblighi, che la libertà che la Salam vede minacciata è solo quella di accettare passivamente i suoi diktat.
Quindi la delegazione ha riportato l'incontro e la discussione sui problemi veri e centrali.
 
Su documenti di identità e fiscali, la Prefettura si è impegnata a interpellare il ministero per valutare le soluzioni che la delegazione ha proposto: carta di identità cartacea per tutti i migranti sprovvisti di codice fiscale definitivo in attesa di una modifica di una circolare che autorizzi per tutti l’emissione di codice fiscale definitivo.
La Prefettura si è anche impegnata ad acquisire la lista dei nominativi dei migranti con permesso di soggiorno provvisorio scaduto e sollecitare la Questura a provvedere al dovuto rinnovo.
In attesa di riscontro sugli impegni presi, i migranti continueranno la loro mobilitazione. La prossima iniziativa è prevista il prossimo 1° marzo a Grottaglie, in occasione della Giornata Mondiale Contro la Discriminazione.

Migranti autorganizzati SlaiCobas

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