La mobilitazione dei migranti di Grottaglie dell'hotel Gill ha portato da un lato ad avviare la registrazione nei registri
del Comune dei migranti come residenti e dall'altro a consegnare da parte della Salam la documentazione che consente ai migranti di usufruire dei diritti sanitari.
Un miglioramento vi è stato anche sul problema del riscaldamento nelle stanze.
Ma restano tutti gli altri problemi:
la Salam continua a negare il pagamento regolare del pocket money ai migranti, e di fronte alle loro richieste non sa fare altro che chiamare la polizia e minacciare chi viene alla prefettura.
Ci troviamo di fronte un'associazione che spende e spande soldi a fare iniziative in Italia e all'estero, per farsi propaganda e applicare - col "sorriso" - la criminale politica di Minniti che punta a costruire nei paesi in Africa i centri di accoglienza, per impedire ai migranti di partire, e poi questa stessa associazione non ha fondi per dare il pocket money ai migranti e provvedere ai loro bisogni elementari. Specula sui migranti, non sappiamo (e vorremmo che si accertasse) se usa per altri scopi i fondi destinati a questi, per accreditarsi verso le istituzioni a Taranto e a livello nazionale.
Per quanto riguarda il Documento di
Identità e il codice fiscale necessari ai migranti anche per un lavoro, è dal Ministero degli Interni, invece, che vengono gli ostacoli.
Si lasciano per anni i migranti nei centri di accoglienza, non si fanno funzionare le commissioni territoriali e poi si lega di fatto il diritto ad avere questi documenti (il CF alfanumerico è indispensabile anche per la carta d'identità elettronica) alla conclusione dell'iter delle Commissioni; quando le stesse leggi dicono che i migranti devono avere il Documento di identità dopo tre mesi dal loro arrivo in Italia.
LA LOTTA, QUINDI, CONTINUA! MARTEDI' PROSSIMO NUOVO PRESIDIO E INCONTRO IN PREFETTURA.
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