martedì 30 dicembre 2014

Il bluff del decreto Ilva: se lo dice anche uno del centro studi confindustria...

RIPORTIAMO UN COMMENTO ALLA BOZZA DEL DECRETO ILVA DEL PROF. FEDERICO PIRRO DEL UNIVERSITA' DI BARI - DEL CONTRO STUDI DELLA CONFINDUSTRIA PUGLIA, CHE CONTRIBUISCE A MOSTRARE COME QUESTO DECRETO FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI. BLUFFA SULLE BONIFICHE, SUI FONDI NECESSARI, E SE VENISSE VERAMENTE ATTUATO SAREBBE UNA MANNAIA PER L'OCCUPAZIONE.

Scrive Pirro - "...l'azienda - che è tuttora di proprietà privata con il gruppo Riva al 90% e il Gruppo Amenduni al 10% - andrà in amministrazione straordinaria ai sensi della legge Marzano che sarà modificata per un periodo massimo di 36 mesi...
Ma si chiede Pirro - "... Come verrà tutelato il diritto di proprietà degli attuali azionisti?

Continua Pirro - "...per l'attuazione del piano ambientale si prevedono 375 milioni per il 2015 e il 2016 (provenienti dal piano di azione coesione e dal Fesr) oltre 137 milioni che arriveranno da Cassa depositi e prestiuti tramite Fontecna...
Ma Pirro stesso ricorda altre cifre - "...Un primo elemento da verificare sarà come verranno trattati in tale amministrazione i crediti di banche e fornitori, le prime già esposte per circa 1,5 miliardi e i fornitori - soprattutto quelli di Taranto - per una cifra che se fosse congelata potrebbe determinare un vero e proprio tracollo....
...Le risorse previste per il risanamento sono sufficienti? E la possibilità di recuperare il miliardo e duecento milioni sequestrato ad Adriano Riva... è realmente disponibile, avendo il diretto proprietario fatto ricorso in appello alla sentenza così da bloccare l'utilizzo effettivo di quel miliardo?
E NOI AGGIUNGIAMO CHE SI STA SCHERZANDO CON I NUMERI. PER L'ATTUAZIONE DELL'AIA UFFICIALMENTE SONO STATI PREVISTI 1,8 MILIARDI; A SUO TEMPO BONDI PARLO' DI 4 MILIARDI NECESSARI IN REALTA'; PER NON PARLARE DELLA QUANTIFICAZIONE IN 8 MILIARDI DI EURO FATTA DALLA GIUD. TODISCO PER IL RISANAMENTO DA FARE E NON FATTO NEGLI ANNI.

Ancora Pirro - "Il Commissario dovrà poi vendere o affittare gli impianti al miglior offerente, che dovrà impegnarsi a garantire produzione e ambiente ma senza vincolo occupazionale..."
Ma si chede Pirro - "...E l'Aia l'autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel 2012 che stabiliva un tetto massimo di 8 milioni di tonnellate annue producibili, può essere superata in questa soglia massima, portando la produzione massima a livelli più elevati?...
"... E l'occupazione - che vede oggi 11.480 addetti diretti (più almeno altri 5000 tra operai dell'appalato e aziende dipendenti dalla produzione Ilva - ndr) sarà tutelata?...Certo le leggi del mercato e della domanda sono quelle che decidono, ma si prevede una riduzione di capacità produttiva o un suo incremento magari con l'utilizzo del preridotto di ferro? Ma questo porterebbe ad esuberi di manodopera molto elevati..."

Conclude Pirro - "...Il Commissario non potrà essere indagato se attuerà il piano aziendale... occorre ora definire il decreto in un accurato dettaglio anche per impedire che sia attaccabile sotto il profilo della costituzionalità e in sede europea".
VALE A DIRE: MANO LIBERA AL COMMISSARIO... MA PERCHE' IL GOVERNO RENZI SA BENE DI FARE UN DECRETO IN VIOLAZIONE DI LEGGI E NORME EUROPEE. QUINDI, IN REALTA' SI TRATTA DI UN DECRETO CHE POTRA' DECADERE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO.

Nessun commento:

Posta un commento