Sono anni che si attende in una città cosi degradata l’avvio
di una seria raccolta differenziata che porti benefici alla cittadinanza sia
sotto l’aspetto economico che sotto l’aspetto meramente legato al ciclo dei
rifiuti che, per il territorio in realtà è una grande piaga dovuta alle
discariche e agli inceneritori. Si sa che per una buona raccolta differenziata
c’è bisogno di un investimento economico iniziale ma è anche vero che in
tempi abbastanza ridotti il ritorno economico porterebbe in teoria benefici
nelle tasche dei cittadini e nelle casse delle amministrazioni; teoria che
diventa realtà, a testimoniarlo vi sono alcune città e paesi in cui cifre alla
mano tutto questo è accaduto, creando tra l’altro nuovi posti di lavoro (e
scusate se è poco) e sappiamo bene quanto a Taranto ne avremmo bisogno!!!
Come abbiamo già detto, dopo anni di attesa l’amministrazione comunale fa un pallido tentativo avviando la raccolta differenziata nelle zone san Vito Lama con personale male organizzato, in quanto anziché fare la differenziata tutto si trasformava purtroppo in indifferenziata.
Adesso l’amministrazione tenta di far partire questa pseudo raccolta differenziata anche a Talsano, in cui, vuoi per i succitati motivi vuoi per le radicate abitudini pregresse, la cittadinanza è oggettivamente diffidente. Ma nostri amministratori invece di preoccuparsi di fare anzitempo una buona informazione sul territorio e di utilizzare assumendolo personale già formato e eventualmente formarne altro, sancisce nel giro di un breve periodo che si deve partire con questa innovazione, minacciando con l’ausilio di sei vigilantes che qualora ci fossero eventuali errori o defezioni dei cittadini gli stessi saranno severamente puniti.
Riassumendo: servizio approssimativo scadente, informazione inesistente, ma a pagare sono i cittadini additati come non collaboranti e incivili. Per questo motivo crediamo che l’informazione dovrebbe essere fatta non in cosi breve tempo e soprattutto porta a porta come la stessa raccolta con un contatto diretto con i cittadini, utilizzando lo stesso personale destinato poi alla raccolta differenziata, e che il cittadino possa partecipare al ciclo dei rifiuti avendo informazioni anche sulla tracciabilità di questi rifiuti cosicché si invogli alla partecipazione e alla collaborazione al progetto.
Quindi è pur vero che sono gli amministratori i delegati a decidere come gestire la città, ma non devono dimenticare che il popolo è sovrano per cui un minimo di condivisione è d’obbligo.
Come abbiamo già detto, dopo anni di attesa l’amministrazione comunale fa un pallido tentativo avviando la raccolta differenziata nelle zone san Vito Lama con personale male organizzato, in quanto anziché fare la differenziata tutto si trasformava purtroppo in indifferenziata.
Adesso l’amministrazione tenta di far partire questa pseudo raccolta differenziata anche a Talsano, in cui, vuoi per i succitati motivi vuoi per le radicate abitudini pregresse, la cittadinanza è oggettivamente diffidente. Ma nostri amministratori invece di preoccuparsi di fare anzitempo una buona informazione sul territorio e di utilizzare assumendolo personale già formato e eventualmente formarne altro, sancisce nel giro di un breve periodo che si deve partire con questa innovazione, minacciando con l’ausilio di sei vigilantes che qualora ci fossero eventuali errori o defezioni dei cittadini gli stessi saranno severamente puniti.
Riassumendo: servizio approssimativo scadente, informazione inesistente, ma a pagare sono i cittadini additati come non collaboranti e incivili. Per questo motivo crediamo che l’informazione dovrebbe essere fatta non in cosi breve tempo e soprattutto porta a porta come la stessa raccolta con un contatto diretto con i cittadini, utilizzando lo stesso personale destinato poi alla raccolta differenziata, e che il cittadino possa partecipare al ciclo dei rifiuti avendo informazioni anche sulla tracciabilità di questi rifiuti cosicché si invogli alla partecipazione e alla collaborazione al progetto.
Quindi è pur vero che sono gli amministratori i delegati a decidere come gestire la città, ma non devono dimenticare che il popolo è sovrano per cui un minimo di condivisione è d’obbligo.
Concetta di Talsano
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