Il decreto
Il
ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha illustrato ai
rappresentanti nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Ugl Met le
linee principali del decreto sull’Ilva che è stato varato dal Consiglio
dei Ministri alla vigilia di Natale. Presente il Commissario dell’Ilva,
Piero Gnudi. Nel dettaglio - riferisce una nota del Mise - il Ministro
Guidi ha esposto le opportunità che il Governo ha tenuto in
considerazione nell’intraprendere il percorso che porterà il Gruppo
siderurgico di Taranto verso l’amministrazione straordinaria e i
passaggi significativi che prevedono, in particolare, l’affitto del ramo
d’azienda a un veicolo societario a controllo pubblico in grado di
effettuare gli investimenti di ambientalizzazione e di manutenzione per
il rilancio dell’azienda. Il Ministro Guidi ha assicurato tempi stretti
in tutte le fasi della procedura che partirà formalmente dopo il 14
gennaio allo scopo di completare il pagamendegli stipendi a tutti i dipendenti dell’Ilva. Immediatamente dopo si
avvierà formalmente l’iter per l’ammissione dell’Ilva
all’amministrazione straordinaria con la nomina di uno o tre commissari
straordinari. Nell’arco di 2-3 mesi si arriverà alla costituzione della
nuova società a controllo pubblico mentre tutta la procedura dovrebbe
concludersi in 24/36 mesi. Durante l’incontro si è stabilito che le
parti torneranno a riunirsi nella seconda metà di gennaio.
La Uilm
Non ci saranno soggetti privati che interverranno direttamente nella new company a controllo pubblico che si costituirà dopo il passaggio del gruppo Ilva all’amministrazione straordinaria. Lo ha detto il segretario generale della Uilm Rocco Palombella uscendo dall’incontro con il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi al Mise dove è stato illustrato ai sindacati il decreto varato dal cdm. «Il risanamento dell’Ilva sarà un percorso impervio e importante che seguiremo con grande attenzione» ha detto Palombella. Il segretario della Uilm ha anche rassicurato sui pagamenti degli stipendi che saranno pagati dalla vecchia gestione commissariale fino a quelli di dicembre, quindi dall’amministrazione straordinaria che si avvantaggerà «di risorse aggiuntive rinvenienti dalla vecchia Italsider». Poi toccherà alla newco.
La Fiom
Il
decreto su Taranto e l’Ilva, varato dal cdm della vigilia di Natale «è
un punto da cui partire per evitare una svendita o una perdita di una
produzione strategica». Così il segretario della Fiom Maurizio Landini.
«Quello che si può realizzare a Taranto - ha detto Landini - può avere
valore generale per tutta l’Italia. Valuto positivamente il fatto che il
governo abbia assunto in questa vicenda un ruolo strategico».
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