Debiti per decine di milioni di euro; dimissioni in massa di presidenti e consiglieri del cda; rimborsi d’oro per pagare il carburante necessario a viaggiare da Bari a Taranto.
E’ una situazione a dir poco critica quella dell’Amiu. La nomina dell’ennesimo cda effettuata dal sindaco, questa volta composto da tre dirigenti del Comune (Pisano presidente; Matichecchia e Spano consiglieri), non ha placato i venti di bufera che continuano a soffiare contro l’azienda che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti. In attesa della pubblicazione dei rimborsi chiesti dagli amministratori delle società partecipate, sul sito istituzionale dell’Amiu troviamo l’elenco degli “incarichi professionali assegnati negli anni 2014/2015”.
Si tratta di incarichi diversi rispetto a quelli di natura legale. Alla dottoressa Veronica Vecchi, ad esempio, è stato commissionato un incarico per “l’analisi di convenienza delle modalità realizzative dell’intervento di revamping dell’impianto di termovalorizzazione”. Consulenza che è stata svolta tra l’1 ottobre 2014 ed il 29 novembre dello stesso anno per un compenso totale di 20mila euro.
Alla stessa professionista, l’anno successivo, e precisamente il 6 agosto del 2015, è stato affidato un incarico per “l’intervento di adeguamento del termovalorizzatore, relazione economico-finanziaria-integrazione”. Un incarico costato alle casse dell’azienda 4mila euro. Scorrendo l’elenco pubblicato sul sito dell’Amiu troviamo il nome del dott. Domenico De Bellis. Dal 21 ottobre 2014 e fino al 20 ottobre del 2017 si occuperà di “organismo di vigilanza - modello di organizzazione, gestione e controllo” per un compenso totale di 20mila euro più 5mila euro per attività di segreteria. Sempre il dott. De Bellis dal 4 maggio 2015 al 31 dicembre 2017 si occuperà di “assistenza, consulenza e rappresentanza presso uffici amministrazione finanziaria e doganale per il recupero delle accise”.
Il compenso, in questo caso, sarà pari al “18% degli importi richiesti, con un minimo di 1.000 euro per ogni dichiarazione presentata, oltre rimborso delle spese sostenute”. De Bellis si occuperà fino al 10 settembre 2017 anche della “contabilità industriale”. Il suo compenso? 27.900 euro. Tra i consulenti dell’azienda ai quali sono stati assegnati incarichi professionali negli anni 2014/2015 c’è anche l’avvocato Giampaolo Sechi che dal 21 ottobre 2014 al 20 ottobre del 2017 si occuperà di “organismo di vigilanza - modello di organizzazione, gestione e controllo”. Per lui un compenso di 20mila euro più 5mila euro per attività di segreteria.
Stesso incarico per durata e compensi è stato assegnato anche all’ing. Gianluca Intini. Tra i professionisti scelti dall’azienda per effettuare lavoro di consulenza c’è anche il dott. Raffaele Amodio che il 5 marzo 2015 ha svolto un “incarico professionale per redigere la relazione sui costi/benefici dell’officina aziendale”. Incarico retribuito con 8.500 euro. Dall’1 maggio 2014, fino ai termini di legge per la presentazione, si occupa di “aggiornamento della contabilità industriale sino al 31 dicembre 2014”. Il suo compenso per questo incarico è pari a 15mila euro.
Lo stesso professionista si è occupato, dall’11 novembre 2014 al 10 novembre 2015 della “organizzazione ed impianto della contabilità generale e degli altri adempimenti contabili ed amministrativi” per un compenso totale di 39.600 euro. Il dott. Raffaele Amodio, che attualmente ricopre la carica di presidente del Distripark Taranto, dal 25 giugno 2013 all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, è presidente del collegio sindacale dell’Amat. Il “compenso annuo per la carica” ammonta a 13mila euro.
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