Che l'Ilva abbia nascosto in un gioco di incastro di società, di vendite fittizie e società ancora più fittizie, (facenti sempre capo ai Riva) i suoi profitti fatti sullo sfruttamento e il sangue degli operai di Taranto, era già da almeno quattro anni il "segreto di Pulcinella". L'ha fatto per truffare il fisco, ma soprattutto per occultare i suoi utili e tenerli al riparo da requisizioni per risanamenti e risarcimenti; per far dire a Emilio Riva nel processo "Riva assassino" che lui non era "proprietario neanche di un cane"...
Noi lo avevamo ben denunciato e analizzato questo "intrigo Ilva" in un dossier, già all'inizio della fase calda avviatasi nel 2012. Ma nessuno, neanche la magistratura ha fatto nulla, quando ancora si potevano fare azioni di requisizione.
Oggi questo lavoro di analisi dettagliata sull' impero economico della famiglia Riva, è contenuto nel libro "Ilva la tempesta perfetta".
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Il libro sta c/o librerie Dickens, Gilgamesh, Mandese |
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