Chi vi scrive è
un ormai ex dipendente della ditta Tecnomessapia s.r.l. Non mi dilungo
nella presentazione di tale azienda visto che, a quanto mi risulta,
dovrebbe essere a voi ben nota. Vi spiego, invece, in breve quel che è
realmente accaduto a noi “epurati” del 31 marzo. Parola forte,
sicuramente. Ma tale è la realtà dei fatti. Dopo le elezioni regionali
dello scorso giugno 2015, furono assunti, nonostante fossimo tutti a
conoscenza della ormai prossima intenzione di Finmeccanica di
internalizzare e abbattere così i costi derivati dalla manodopera
esterna, all’incirca una sessantina di unità. Unica motivazione
plausibile sembrò gratificare con posti di lavoro chi aveva sostenuto,
in campagna elettorale, un membro della proprietà di Tecnomessapia
s.r.l., candidatosi alle suddette elezioni. Fino a qui “soldi loro,
problemi loro” verrebbe da dire. E invece no. Tralasciando la
professionalità nulla di alcuni, i problemi iniziarono proprio in
quell’occasione. Gente che passeggiava, assenteismo, imperizia nelle
lavorazioni, non facevano altro che incrementare l’impressione, da parte
della dirigenza Alenia, di una necessità di tagliare le maestranze in
Tecnomessapia. E come dare torto. Se venti a squadra lavorano e altri e venti bighellonano, vuol dire che venti operatori a turno sono
sufficienti.
Arriva dicembre 2015, periodo di rinnovi contrattuali. Da
subito l’anomalia. Se in passato Tecnomessapia aveva sempre prolungato
tutti i contratti con stessa scadenza (tre o sei mesi a tutti, salvo
qualche indeterminato), i rinnovi vennero effettuati con due scadenze:
Marzo 2016, dicembre 2016. Apparentemente senza motivazione, visto che,
assunti in settembre 2014, si videro un ulteriore prolungamento
trimestrale mentre parecchi neoassunti uno con scadenza annuale. Ed
eccoci al nodo. Arriva marzo. Si sente una tensione esagerata, voci su
voci. I capisquadra iniziano a temere. Hanno paura di perdere operatori
anziani e validi e restare con i sopra elencati individui. Chiedono, col
placet Alenia, di poter designare chi tra i 77 in scadenza (e quindi in
esubero) per merito fosse utile alla continuità produttiva. Quindi
tutto bene, la meritocrazia per una volta trionfa. No. Ultimo giorno
utile, quel elenco sparisce. O meglio, cambiano i designati. Ovviamente
tutti neo-assunti e curiosamente vicini ad elementi di Fiom, versante
Alenia. Sicuramente una mia illazione, data dal caso. Ma tant'è.
Arrivo
al punto del perché della mia mail. Non sono mai stato tesserato e,
sinceramente, credo che il sindacato sia un altro modo di esercitare
potere e pressioni a favore dei soliti noti. Vedere questo non che può
che convincermi di quanto penso. Mentre cercavo in rete notizie
(ovviamente tutto tace tranne un breve e inesatto comunicato FIM) mi
sono imbattuto in un articolo di denuncia vostro. Forse siete gli unici
che potrebbero avere voglia e coraggio di indagare e chiedere
chiarimenti su tante coincidenze riguardanti i rapporti tra FIOM e
Tecnomessapia s.r.l., talmente strane da sembrare sospette. Qualora
vogliate approfondire la faccenda e necessitiate di ulteriori
chiarimenti, resto a disposizione.
Un ex dipendente Tecnomessapia s.r.l.
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