domenica 17 aprile 2016
Annullata dal vescovo la messa in suffragio di Mussolini, organizzata da don Larizza famigerato prete fascista e razzista
L'arcivescovo Santoro ha disposto l’annullamento della messa per Benito Mussolini organizzata per la prossima settimana. Di seguito la comunicazione che ci è appena giunta dagli uffici di via Duomo: ”L’arcivescovo di Taranto è venuto a conoscenza dalla stampa che lunedì 18 aprile, nella parrocchia del Sacro Cuore in Taranto, si sarebbe dovuta celebrare una messa in suffragio di Benito Mussolini e Giovanni Gentile.
Fatto salvo che la messa in suffragio non si nega ad alcun peccatore, è altresì vero che quella in questione assume una particolare connotazione che lo ha indotto a disporre che la celebrazione fosse annullata’.
La notizia che ha originato il caso
A pochi giorni dal 25 aprile, festa nazionale che celebra la Liberazione dell’Italia dall’oppressione, dalla dittatura e dalle violenze del nazi-fascismo, scoppia una polemica dal sapore antico.
“Quando c’era Lui” per qualcuno non è solo un modo di dire, la nostalgia del Ventennio è un sentimento ancora vivo. Tanto che un gruppo di “missini di terra jonica” ha promosso una messa in suffragio di Benito Mussolini e Giovanni Gentile per il prossimo 18 aprile, cioè esattamente una settimana prima del 25, presso la chiesa del Sacro Cuore di Taranto... il parroco del Sacro Cuore è don Luigi Larizza, un sacerdote già al centro di polemiche. Nei mesi scorsi è stato protagonista di un acceso diverbio (filmato dalle telecamere di una trasmissione satirica in onda su Telenorba) con il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno sul tema dell’immigrazione. Ancora prima, lo stesso parroco in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, si era scagliato contro “l’accoglienza indiscriminata” degli immigrati.
Infine, va ricordato che la XII Disposizione Transitoria e Finale della Costituzione Italiana cosi recita: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista“.
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