Abbiamo appreso, ancora una volta, attraverso una comunicazione organizzativa, proveniente da Milano, la modifica dell’organigramma del management, all’interno del quale emergono tutte le contraddizioni di una gestione commissariale poco trasparente. Nella gestione del gruppo Ilva nell’ultimo periodo accadono cose strane che ci ricordano il vecchio governo ombra dei Riva in cui i sindacati venivano sistematicamente esclusi dalle scelte organizzative aziendali“. Lo scrivono in una nota le segreterie Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto, che nei giorni scorsi avevano chiesto all’azienda “di avviare un incontro
preventivo, prima di qualsiasi modifica organizzativa. In questi amari anni – aggiungono – lo sport preferito della Direzione Gruppo Risorse Umane e Organizzazione è stato quello di inviare puntuali comunicazioni organizzative tramite piattaforma aziendale le quali annunciavano assunzioni e/o incarichi di responsabilità affidati soprattutto a personale proveniente da mondi diversi della siderurgia, facendo inevitabilmente pesare tali scelte sul bilancio già in rosso del gruppo Ilva in amministrazione straordinari“. Fim, Fiom, Uilm e Usb rivolgono “un appello ai competenti Ministeri insieme agli organismi di vigilanza a verificare attentamente quanto stia accadendo all’interno del gruppo, in quanto – concludono – siamo seriamente preoccupati, prima della chiusura definitiva della vendita, che possano esserci gli ultimi colpi di mano a discapito dei lavoratori e di un territorio che attende ormai da tempo un piano di risanamento ambientale“.