sabato 30 settembre 2017

Pasquinelli - assicurata la continuità lavorativa ma il futuro è ancora da definire

Sit-in all'interno del Comune
Questo sostanzialmente è il risultato di una settimana di lotta, sit-in, presidi al Comune, blocco dell'attività lavorativa dei lavoratori della Pasquinelli, ottenuto ieri pomeriggio - si può dire all'ultimo momento, visto che oggi scattava il licenziamento - dopo una lunga riunione della Giunta comunale.

Sit.in all'interno del Comune
I 23 lavoratori restano alle dipendenze della Kratos che nei prossimi giorni avrà in affidamento un nuovo servizio - la pulizia e cura del parco archeologico, alle spalle della concattedrale - per la durata di un mese e per 5 ore al giorno; tempo necessario affinchè il Comune faccia un progetto per un ulteriore servizio che durerà fino al febbraio 2018 e che dovrebbe riportarli alle 6 ore attuali.
Successivamente a quest'ultima data, vi sarà una gara d'appalto triennale, frutto della modifica del contratto di servizio con l'Amiu.

Questo risultato ha impedito che i lavoratori venissero mandati a casa o che venissero divisi in una situazione pasticciata, in cui dovevano essere "spalmati" in vari appalti, a pochissime ore e di brevissima durata.
I lavoratori fino all'ultimo hanno mantenuto ferma la condizione di una soluzione che mantenesse uniti tutti i 23 lavoratori, perchè questo è garanzia del futuro.

Perchè proprio sul futuro la questione è ancora tutta da definire, sia in termini di garanzie conntrattuali, orari, livelli retributivi, salute e sicurezza; sia in termini di attività lavorativa.
Lo Slai cobas continuerà a lottare perchè nel progetto che coprirà gli altri mesi fino a febbraio 2018, e soprattutto nella futura gara d'appalto i lavoratori lavorino all'interno del "ciclo rifiuti". 
Non si tratta di "inventarsi" attività. Non si deve disperdere un patrimonio di esperienza, di professionalità nel campo, acquisita prima con corsi di formazione, 6 mesi di raccolta differenziata e poi con 5 anni di attività di selezione. Questo sarebbe un enorme danno non solo per i lavoratori ma per tutta la città. Sarebbe, infatti, inaccettabile che mentre si lamenta una raccolta differenziata ancora al 17% e fatta anche molto male, mentre non si avvia la raccolta a Paolo VI, bloccata da più di due anni (dopo aver speso soldi pubblici per consegnare agli abitanti pattumelle, fare spot televisivi, mega manifesti), si impieghino i 23 lavoratori in tutt'altra attività. 

Per questo, abbiamo insistito con il Comune che sia progetto che gara d'appalto non vengano decisi unilateralmente ma insieme alle rappresentanze sindacali dei lavoratori. 

Prima della scadenza del prossimo mese, pertanto, abbiamo chiesto un Tavolo su questo presso il Comune.

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