E' ripreso questa mattina, dopo l'interruzione estiva, il processo Ilva.
Da oggi le udienze si tengono nell'aula bunker dell'ex Corte d'appello di Paolo VI - che oltre ad una, finalmente, buona acustica, purtroppo non ha altro...
Sono rientrate nel processo principale le due società, Ilva commissariata e Riva Forni Elettrici con i relativi responsabili legali, la cui richiesta di uscirne fuori, con un patteggiamento vergognoso era stata giustamente respinta quest'estate.
Ma ciò su cui invece non si vedono ancora novità è l'andamento delle udienze.
Come prima, anche questa mattina gli avvocati di Riva, delle società hanno di fatto bloccato l'udienza con le loro eccezioni e richieste di ammissione testi; a cui la Corte d'assise risponde con continui e troppi ritiri in Camera di consiglio, pur respingendo le eccezioni.
Questo di fatto allunga i tempi per rientrare nel vivo del processo.
Noi vogliamo che parlino i veri "testi di accusa": gli operai dell'Ilva e dell'appalto, i lavoratori cimiteriali, gli abitanti dei Tamburi e Paolo VI, ecc. le parti civili che hanno subito gli effetti devastanti della logica di padron Riva e dei suoi complici istituzionali, politici; come i testi presentati dalle stesse parti civili.
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