Durante l’interrogatorio dell’ex direttore di stabilimento, l’ing. Antonio
Lupoli, sentito come teste al processo sempre sui ‘
fiduciari‘ e il ‘governo ombra’, tra cui Cesare
Corti, uno dei fiduciari così detti ‘apicali’ della famiglia Riva. Lupoli ha dichiarato che per lui, Corti, “erano i Riva”, lasciando intendere come rappresentasse la famiglia Riva in assenza di quest’ultimi dallo stabilimento tarantino. E che spesso quest’ultimo fosse in diretto contatto telefonico sugli impianti con gli stessi Riva. Ha ammesso i suoi rapporti quotidiani sul lavoro con Corti, ammettendo qualche contrasto con quest’ultimo (in particolar modo sul personale impegnato sugli impianti, chiedendo lo spostamento dei lavoratori in vari reparti sempre sotto la sua dipendenza nel reparto automazione del
Treno Nastri 2), essendo il Lupoli un
caporeparto, che insieme ai
capi area erano, secondo la tesi dell’accusa, coloro i quali hanno subito il ruolo dei ‘fiduciari’ in Ilva.
(Dal Corriere di Taranto)
Il 20 e il 21 febbraio prossimi, sarà la volta dell’audizione dei medici epidemiologi che redassero la perizia disposta dal gip Todisco nell’ambito dell’incidente probatorio.
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