mercoledì 30 gennaio 2019

info Arcelor Mittal - incontro a Roma e ripresa del tubificio

Ex Ilva,  a Roma vertice tra sindacati e ArcelorMittal Italia

Si ritrovano a Roma ArcelorMittal Italia e i sindacati dei metalmeccanici, dopo le tensioni di inizio anno che avevano portato i rappresentanti dei lavoratori a indire e poi revocare lo sciopero che si sarebbe dovuto scolgere lo scorso 14 febbraio. L’incontro si svolgerà nella sede romana di Confindustria per fare il punto sullo stato di avanzamento dell’applicazione dell’accordo sottoscritto al MiSe il 6 settembre scorso.
Questa l’Agenda dell’incontro di domani, che prevede diversi punti all’ordine del giorno: illustrazione del contesto economico e di mercato Europeo e Nazionale in cui è chiamata ad operare ArcelorMittal Italia; illustrazione ed esame dello stato di attuazione del Piano Industriale ed Ambientale; aggiornamenti in relazione al processo di assunzione avviato da ArcelorMittal Italia, che registra ad oggi 10.804 proposte occupazionali, per l’esecuzione di quanto convenuto entro il termine del “Periodo Transitorio” in corso, fissato al 31.01.2019; Action Plain 2019 in ordine alla contrattazione collettiva aziendale.
(leggi l’articolo https://www.corriereditaranto.it/2019/01/10/ex-ilva-am-anticipera-somme-imposte/)
Ricordiamo che le frizioni tra l’azienda e i sindacati Fim, Fiom, Uilm (l’Usb si è dissociata ed ha presentato denuncia per violaizone dell’art. 28) risiedeva nel ritardo nel completamento dell’organico e nella decisione manifestata dall’azienda di spostare personale di alcuni reparti dello stabilimento.  Disposizione che i sindacati considerarono ‘unitalerale’ e ‘inaccettabile’.
L’azienda ha però ricordato alle sigle sindacali, sia oggi che ieri, che c’è un comune impegno a non intraprendere azioni dirette come lo sciopero, sino a quando non si sia completata la procedura di raffreddamento dei conflitti, prevista dall’accordo del 20 maggio 1989, nonché dal protocollo interconfederale di Cgil, Cisl e Uil. 
Motivo del contendere il trasferimento di alcuni operai in reparti diversi dal cui solitamente operano, a causa di una riorganizzazione del lavorostabilita da ArcelorMittal Italia. Sarebbero una quarantina gli operai in questione i cui spostamenti dovrebbero durare qualche mese: marzo/aprile per le manutenzioni, febbraio per la fermata temporanea dell’impianto bramme. Spostamenti giustificati tra l’altro dal fatto che essendo stati assunti con distacco lo scorso 1 novembre e poi in via definitiva lo scorso 1 gennaio, questi lavoratori non possono essere collocati nè in cig nè in ferie. I sindacati però non paiono voler accettare queste disposizioni ‘passivamente’ ed anzi vorrebbero che per effettuare queste operazioni venissero richiamati gli oltre 1800 lavoratori in cigs in capo all’Amministrazione straordinaria.
Domani si giungerà ad un raffreddamento tra le parti? Staremo a vedere.
Ilva, la Fim Cisl: “Riparte il Tubificio Erw. Divisione tubi strategica”

Dopo la perdita di commesse strategiche come la partita di 520mila per il gasdotto Tap, il sindacato si augura una ripartenza definitiva
Da domani il Tubificio Erw parte con cinque turni per una settimana, al fine di dar vita all’attività di riempimento accumulatore. “Finalmente un segnale di speranza per il lavoro utile a dimostrare che anche i tubifici sono nell’interesse del Gruppo Arcelor Mittal che ha fissato per febbraio la partenza definitiva di questo importante impianto” commentano dalla Fim Cisl il segretario generale aggiunto Taranto Brindisi, Biagio Prisciano e la Rsu Esecutivo di Fabbrica Ilva AREA TUB, Paolo Panarelli.
Negli ultimi sei anni Ilva aveva perso commesse importanti, tra queste quella per il gasdotto Tap, pari a un controvalore di 450 milioni di euro per 520 mila tonnellate di tubi. “Le nostre pressioni, attraverso i ripetuti solleciti inviati a più livelli, stanno scaturendo gli effetti sperati. I nostri appelli, alla fine, iniziano ad essere ascoltati – affermano dalla Fim Cisl -. I tubifici tarantini, ora in Arcelor Mittal, hanno sempre rappresentato un’eccellenza in Italia per quanto riguarda la produzione dei tubi, pertanto l’inserimento degli impianti di ex Ilva all’interno del sistema europeo di AM Investco è assolutamente strategico, complementare e non comporta sovrapposizioni che potrebbero innescare riorganizzazioni“.
Con la ripartenza del Tubificio Erw “ci si auuspica che si possa dar vita ad una crescita significativa del mercato per il 2019 che possa far ripartire i rimanenti impianti ancora fermi dell’area tubifici e il pieno regime di quelli in produzione parziale così come riportato nel piano industriale, garantendo la salvaguardia dei livelli occupazionali, nel rispetto delle direttive in materia ambientale. Crescita che deve passare attraverso tre fattori importanti per il territorio: innovazione, digitalizzazione, ricerca e sviluppo“. Elementi che domani mattina la Fim Cisl, insieme alle altre organizzazioni sindacali, “verificheremo nel confronto con i vertici dell’azienda Arcelor Mittal. Al tavolo che si terrà nella sede romana di Confindustria si farà il punto sul rispetto dell’accordo siglato al Mise il 6 settembre scorso, ma anche sul piano industriale e ambientale. Spingeremo in particolare su alcuni elementi significativi, come per il processo di ricollocazione di manodopera che deve essere monitorato e condiviso e l’avanzamento del piano ambientale, punto cardine che tiene insieme tutti gli aspetti dell’accordo di cessione di Ilva“.

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