giovedì 26 marzo 2015

All'Alenia, gioco delle parti tra azienda e sindacati

All'Alenia continua una situazione di intensificazione dello sfruttamento all'interno e di incertezza nell'appalto. 
I piani produttivi dell'azienda anche a Grottaglie fanno parte del più ampio disegno di Finmeccanica di Moretti che prevede di concentrare l'attività produttiva in alcune produzioni e in alcuni stabilimenti. Questo piano ottiene sostanzialmente l'appoggio nazionale dei sindacati confederali, salvo poi, questi a lamentarsi quando questo piano si riversa sulle condizioni di lavoro e sul lavoro e sullo stabilimento do Grottaglie, il cui futuro è e resta incerto in generale.
Tutti i sindacati interni alla fabbrica sono aziendalisti e si dividono tra chi fa da portavoce dell'azienda così com'è attualmente e della direzione dello stabilimento di Grottaglie, Fim, Uilm; e chi, come la Fiom sta alzando molta polvere per fini che tuttora non appaiono limpidi e trasparenti.
Anche lo sciopero indetto per questi due giorni prende a pretesto la situazione in Alenia ma si muove lungo una linea che mette in discussione gli attuali dirigenti a Grottaglie e non il piano perseguito da Finmeccanica/Alenia nel suo complesso, come se cambiando i dirigenti si possa evitare lo sfruttamento, la precarietà, l'attacco ai diritti dei lavoratori dell'appalto. Inoltre,lo sciopero dichiarato per questo fine settimana è funzionale a convogliare i lavoratori nella manifestazione a Roma del 28 lungo il progetto para elettorale di Landini.Gli operai anche all'Alenia hanno ben altro a cui pensare ealtri mezzi da utilizzare per difendere i loro interessi di classe e combattere il governo dei padroni.
Recentemente, soprattutto i lavoratoti dell'appalto si vanno organizzando con lo Slai cobas per il sindacato di classe e chiedono sempre più il suo intervento. 
Noi abbiamo una linea, una pratica, un'organizzazione differente dai sindacati confederali, perchè lavoriamo per la difesa rigida degli interessi degli operai, per l'unità tra gli operai dell'Alenia e di tutte le aziende dell'indotto e per un sindacato nelle mani dei lavoratori, libero da clientele, amici e paranti, incapacità e connivenze.
Difendere i diritti dei lavoratori oggi significa cambiare il modo di fare sindacato e la mentalità stessa dei lavoratori con la lotta. Questo cambiamento deve partire subito anche perchè per giugno molti lavoratori rischiano di essere buttati fuori e sostituiti con altre aziende che hanno legami non trasparenti, per non dire truffaldini e di interessi nascosti, con la direzione dell'Alenia. 
Senza mai scordarsi che il gruppo Alenia/Finmeccanica con Moretti alla direzione è strettamente legato al governo Renzi nella sua politica antioperaio, di cancellazione dei diritti dei lavoratori, Jobs act, art. 18, ecc. 

Noi vogliamo:
Primo, che in Alenia ci sia una verifica generale di salari, condizioni di lavoro e sicurezza, regime contrattuale, livelli e mansioni; che si mettano fine alle pressioni sui lavoratori con la minaccia del posto di lavoro e di provvedimenti disciplinari
Secondo, che si riformi il sistema degli appalti creando un consorzio unico della ditte appaltatrici, trasparente, che permetta ai lavoratori dell'appalto di misurarsi con un solo interlocutore per tutelarsi dai licenziamenti, dalla diversità delle condizioni di lavoro (regime di salari e di orari), dalla concorrenza tra operai e operai. 
Noi rivendichiamo la fine della precarietà e il passaggio a tempo indeterminato, la riduzione dell'uso e dell'abuso delle agenzie interinali, l'applicazione di una rigida clausola sociale nel cambio degli appalti. 

Su questo dobbiamo partire subito, con assemblee, incontri fuori e dentro i cancelli della fabbrica, nell'orario di lavoro come pure fuori, per autorganizzarsi, mettersi in rete e aprire una stagione di lotta reale dei lavoratori. 

SLAI COBAS per il sindacato di classe

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