Il prossimo 9 aprile si terrà davanti al Gip di Milano Fabrizio
D'Arcangelo, l'udienza sulla richiesta dei legali del Commissario
straordinario dell'Ilva di Taranto, Piero Gnudi, di sbloccare un
miliardo e 200 milioni di euro sequestrati dai magistrati milanesi nel
2013 ai fratelli Emilio e Adriano Riva e a due loro consulenti.
Soldi
gia' dissequestrati lo scorso ottobre dal giudice per essere trasferiti
nelle casse dell'Ilva in vista degli interventi di risanamento
necessari, ma ancora bloccati su conti in Svizzera.
Lo stesso Gip
D'Arcangelo aveva dato già autorizzato il dissequestro dei fondi
bloccati nell'ambito dell'inchiesta del procuratore aggiunto Francesco
Greco e dei pm Stefano Civardi e Mauro Clerici nel maggio del 2013 ai
fratelli Emilio (morto l'anno scorso) e Adriano Riva e a due loro
consulenti.
Secondo il Gip, infatti, il "diritto all'ambiente
salubre, al lavoro e alla salute" devono prevalere su quello
"proprietario" e sugli "interessi patrimoniali".
Nonostante ciò, la maggior parte dei fondi sono rimasti bloccati su conti Ubs in Svizzera.
Nel
frattempo, il 3 marzo, è diventato legge il decreto 'Salva-Ilva' che,
tra le varie cose, facilita il trasferimento in Italia dei soldi
dissequestrati: le somme verranno convertite in obbligazioni emesse
dall'amministrazione straordinaria e destinate alla realizzazione
dell'Aia (Autorizzazione integrata ambientale).
Da qui la nuova istanza che verra' discussa il 9 aprile.
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