(da Il Quotidiano) - Un operaio dell'Ilva di Taranto nella tarda serata di ieri ha dovuto
lanciarsi dall'escavatore che stava manovrando a causa un incendio al
vano motore del mezzo che ha provocato anche lo scoppio del finestrino
destro. L'incidente e' avvenuto nell'area della discarica
Paiole del reparto Gestione rottami ferrosi (Grf).
Il lavoratore, che oltre allo spavento ha riportato alcune contusioni e
si e' recato nell'infermeria dello stabilimento, ''il giorno prima -
sostiene Vernile Rsu Uilm - aveva segnalato al capo turno una perdita di olio
dalla pala meccanica, un escavatore E 139, e ieri quando si e' recato al
lavoro il suo superiore gli ha assegnato lo stesso mezzo dicendo che
l'officina lo aveva dichiarato idoneo''.
L'incendio si e' verificato ''dopo neanche mezz'ora - aggiunge il
rappresentante delle Rsu - di inizio attivita', mentre effettuava la
ripartenza. Viste le fiamme alte e la rottura del finestrino, il
lavoratore si e' dovuto lanciare da un'altezza di circa due metri. Non
e' la prima volta che scoppiano i flessibili e l'olio viene riversato
nel sottosuolo. I mezzi sono sprovvisti di radio per comunicare e
l'azienda nonostante le nostre denunce non fa nulla''.
Tre giorni fa, sempre nel reparto Grf, aveva preso fuoco un altro
escavatore e l'operaio a bordo, che non si era accorto di nulla, era
stato avvisato da alcuni colleghi.
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