martedì 10 marzo 2015

L'Alenia minaccia licenziamenti e crisi nello stabilimento di Grottaglie, per bassa produttività - ma la brutta aria in Alenia viene anche da altro...

In una realtà in cui i lavoratori degli appalti principali lavorano fino a 12 ore, in cui si è già chiesto ai lavoratori piena flessibilità su turni, festività, ecc.; in cui buona parte del personale viene assunto tramite le agenzie interinali per tagliare i costi evidentemente; in cui si vuole aumentare la esternalizzazione di alcune attività; ora l'Alenia torna all'attacco lamentando che a Grottaglie vi sarebbe una produttività al 51% al di sotto di quella all'80% di altri stabilimenti.
Cosa ora vuole pretendere, che gli operai dormino in fabbrica?
 Ma l'altro corno del problema per i lavoratori - che solo qualche settimana fa hanno fatto due giorni di duri presidi che solo temporaneamente hanno respinto dei licenziamenti - sono i sindacati confederali, che dicono "se ne può discutere"...

Intanto continuano ad aleggiare spifferi neri e maleodoranti, razzisti sulla questione delle assunzioni.
Il consigliere regionale di Forza Italia, Scianaro in piena seduta di commissione dice: "... dopo le nostre denunce, da dicembre 2014 nello stabilimento Alenia di Grottaglie non c'è più personale rumeno. E questa è senza dubbiio una bella notizia per i cittadini pugliesi in cerca di un lavoro...".
E nessuno si indigna, nessuno dice niente in commissione...!!

PER QUESTI FASCISTI CHI TOGLIE IL LAVORO NON E' L'ALENIA, NON SONO I PADRONI, MA I LAVORATORI STRANIERI!

E i sindacati confederali, tutti, non solo non si sono opposti a questa reazionaria contrapposizione tra lavoratori/disoccupati italiani e stranieri, ma l'hanno nei mesi scorsi sostenuta anch'essi.

IN EFFETTI C'E' BRUTTA ARIA IN ALENIA...



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