di MIMMO MAZZA
TARANTO - La famiglia Riva non ci sta e ricorre in Cassazione contro il
decreto con il quale lo scorso 28 ottobre il giudice per le indagini
preliminari del tribunale di Milano, Fabrizio D'Arcangelo, ha disposto
il trasferimento all'Ilva di un miliardo e 200 milioni sequestrati
nell'ambito di una inchiesta per frode fiscale a carico di Emilio e
Adriano Riva...
A finire nel mirino dei
legali di Adriano Riva è la norma contenuta nel decreto «Ilva-Terra dei
fuochi» che permette l’utilizzo delle somme sequestrate in altro
procedimento ai fini del risanamento ambientale del siderurgico di
Taranto. Lo studio Bana aveva già rimarcato... il contrasto fra tale decreto e il
principio comunitario del giusto processo, sottolineando come Adriano
Riva sia solo indagato nel procedimento penale di Milano e dunque un
eventuale esproprio delle somme a lui confiscate, avverrebbe in chiara
violazione non solo e non soltanto del principio di non colpevolezza
sancito dalla Costituzione italiana, ma anche della consolidata
giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo...
i trust subito dopo la notifica hanno bloccato le procedure di trasferimento delle somme mentre il pool di banche con le quali il commissario dell'Ilva Piero Gnudi aveva concordato un prestito ponte di 250 milioni, erogato per metà a settembre, ieri hanno fatto sapere che in assenza di garanzie, non assicureranno la seconda tranche, indispensabile per garantire a dicembre il pagamento dello stipendio di novembre, della tredicesima e del premio di produzione...".
i trust subito dopo la notifica hanno bloccato le procedure di trasferimento delle somme mentre il pool di banche con le quali il commissario dell'Ilva Piero Gnudi aveva concordato un prestito ponte di 250 milioni, erogato per metà a settembre, ieri hanno fatto sapere che in assenza di garanzie, non assicureranno la seconda tranche, indispensabile per garantire a dicembre il pagamento dello stipendio di novembre, della tredicesima e del premio di produzione...".
Ci dispiace dire che l'avevamo detto dal primo momento che vi erano una serie di ostacoli per l'effettivo utilizzo di queste somme, tra cui il principale è proprio la famiglia Riva - a fronte del facile entusiasmo di Gnudi e del governo, come dei sindacati confederali.
Questo vuol dire che gli operai non possono stare appesi alle vicende legali per avere i loro diritti, ma devono fare ben altro, devono lottare!
La "Giustizia" è al 99% giustizia al servizio dei padroni, a tutela dei loro interessi; e viene chiamata "giustizia" ciò che è INGIUSTIZIA ASSOLUTA per i proletari e le masse popolari.
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