L'Avv. Bonetto è difensore nel processo Ilva di operai Ilva, lav. cimiteriali, abitanti dei Tamburi organizzati dallo Slai cobas e dello stesso sindacato di classe.
Nella prossima udienza del processo Ilva, il 16 dicembre, sarà a Taranto.
Ieri durante l'udienza ci ha chiamato e ci ha detto:
"A Roma, dentro quell'aula c'era l'anima del fascismo. Uno dei difensori dei padroni era dell'Utri - ed è tutto dire...
La sentenza è stata decisa in appena due ore, come se fosse già stato tutto deciso prima.
L'aria che si respirava era all'insegna di "Rimettere ordine in questo paese".
E' stato affermato che poichè il tempo trascorso pone un conflitto tra diritto e giustizia, IO devo scegliere il "diritto"! Vale a dire: di fronte a 300 morti, IO scelgo le "regole" e decido io che queste valgono mentre i lavoratori, i loro familiari sono solo dei numeri!
Se
quando è stato formulato il codice penale non si conoscevano i
cancerogeni e il fatto che agiscono a distanza di decenni, non per
questo il diritto può ignorarne gli effetti e rinunciare a fare i
processi che riguardano i danni alla salute che ne derivano».
Non vorrei - ha proseguito Bonetto - che dopo il delitto perfetto si configurasse da oggi in poi il disastro perfetto, che non trova cioè alcuna sanzione».
Non vorrei - ha proseguito Bonetto - che dopo il delitto perfetto si configurasse da oggi in poi il disastro perfetto, che non trova cioè alcuna sanzione».
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