lunedì 17 novembre 2014

Il gip di Milano sull'Ilva ha posto un principio: deve essere prevalente il diritto a lavoro e salute rispetto agli interessi aziendali

il gip di Milano D’Arcangelo ha motivato lo sblocco di 1 miliardo e 200 milioni di euro sequestrati ai Riva e ai due loro consulenti per trasferirli nelle casse dell’Ilva in vista degli interventi di risanamento necessari per tenere in vita lo stabilimento di Taranto, con queste motivazioni:


Il “diritto all’ambiente salubre, al lavoro e alla salute” prevalgono su quello “proprietario” e sugli “interessi patrimoniali”.

nel conflitto tra i diritti proprietari dei soggetti attinti da trasferimento coattivo e gli interessi costituzionalmente rilevanti al diritto all’ambiente salubre, al lavoro e alla salute, i primi debbano assumere una valenza necessariamente” secondaria... gli interessi patrimoniali devono recedere di fronte a quello alla conservazione delle risorse produttive e dei livelli occupazionali”...


“la lamentata compressione del diritto di proprietà sui beni originariamente attinti dal sequestro preventivo non è costituzionalmente illegittima quando si rilevi preordinata a consentire il soddisfacimento contestuale di una pluralità di interessi costituzionalmente rilevanti e di rilievo superiore a quello del diritto inciso”. E cioè, “risanare l’ambiente e la tutela della salute unitamente al mantenimento dei livelli occupazionali”.

BEN DETTO!

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