Il
nuovo appalto per gli asili comunali ha tempi infiniti. Doveva partire
da ottobre e invece a tutt'oggi non sono state neanche aperte le buste
delle offerte delle ditte, forse verrà fatto in settimana, e vi sarà una
nuova proroga dell'appalto in corso quasi sicuramente fino a gennaio
2015.
IL COMUNE forse pensa: tanto le lavoratrici continuano a lavorare... che le interessa?
Ma
non è così. Dopo anni che di fatto le lavoratrici, formalmente solo
addette alle pulizie mentre in realtà fanno anche i servizi di
ausiliarito, finalmente con questo nuovo capitolato di appalto si
vedrebbero riconosce tutta l'attività espletata. Questo deve avere come
conseguenza un aumento effettivo e congruo dell'orario di lavoro, almeno
il doppio rispetto a quello attuale, che è anche inferiore ai minimi
del CCNL multiservizi, e deve prevedere anche ad il riconoscimento di un
diverso livello retributivo.
Continuare,
invece, con le proroghe sta diventando la buona giustificazione per
rimandare sine die questi diritti delle lavoratrici.
CONTRO QUESTO ANDAZZO DEL COMUNE E' NECESSARIO UNA VERA LOTTA.
Lo
Slai cobas da tempo ha indicato la necessità di bloccare il servizio, e
in questo mese nelle scuole in cui è presente ha avviato lo stato di
agitazione che comporta il fatto che le lavoratrici si astengono dalle
attività di ausiliariato (che coprono almeno il 50% del loro lavoro)
visto che nel contratto in corso ancora non sono ufficializzate.
Ma, per ottenere subito dei risultati su orario e salario, è necessario una lotta unitaria di tutte le lavoratrici.
E
QUI L'OSTACOLO PRINCIPALE SONO I SINDACATI CONFEDERALI. Questi, a parte
presidi ogni tanto e proclamazioni false di scioperi (come quello del
1° dicembre) perchè fatte in violazione dei tempi previsti dalla
commissione di garanzia, a parte proposte ridicole di protesta
individuale, come tempo fa quella di "mettersi in malattia", SI
OPPONGONO a realizzare un'effettiva lotta nelle scuole che incida
realmente sul servizio (un servizio assolutamente necessario); come si
oppongono all'unità delle lavoratrici e ad avviare in ogni asilo lo
stato di agitazione in corso.
(Stendiamo,
poi, un velo pietoso, su un sindacatino autonomo, che a parte
rivendicare qualche "medaglietta", non agisce diversamente dai sindacati
confederali)
LO
SLAI COBAS NON STA A GUARDARE LE TESSERE SINDACALI E INVITA LE
LAVORATRICI SE VOGLIONO OTTENERE I LORO DIRITTI COSTRUIRE LA LORO UNITA'
INDIPENDENTEMENTE DALLE SIGLE SINDACALI; A RIVENDICARE SUBITO AUMENTO
DI ORE E RETRIBUZIONI, perchè sia finalmente sanata una ingiustizia che
va avanti da troppi anni...
Per questo lo slai cobas convoca una RIUNIONE IN VIA RINTONE, 22 MARTEDI' 2 DICEMBRE ORE 18.
Nessun commento:
Posta un commento