Circa 100 rappresentanti di diverse realtà lavorative, appartenenti allo
slai cobas per il sindacato di classe e al cobas confederazione, nel
quadro di uno sciopero di circa un migliaio di lavoratori, hanno
manifestato questa mattina sotto la Prefettura.
Operai Cementir, Ilva, lavoratori cimiteriali, lavoratrici delle pulizie
degli asili e scuole statali, lavoratori della Pasquinelli, Disoccupati
Organizzati, in particolare donne, lavoratori dell'Isola verde, della
Teoma, appalti arsenale, degli appalti comunali, del Pubblico impiego,
ecc. hanno portato in questa giornata la loro lotta e le loro
rivendicazioni, contro il Jobs act e l'attacco all'articolo 18 del
governo Renzi, contro al precarietà, i bassi orari e salari da fame, per
chiedere un lavoro e un salario per vivere.
Combattivi, finalmente uniti, determinati per far fare un salto alla
loro mobilitazione, lanciare un messaggio a tutti i lavoratori, precari e
disoccupati della città di unirsi per uno sciopero generale.
Particolarmente significativa la rivendicazione di un gruppo di operai
Ilva che hanno consegnato all'incontro col capo di gabinetto del
Prefetto oltre 500 firme a sostegno della richiesta urgente di un
"Decreto operaio" che metta in sicurezza il loro lavoro, il loro
salario, la loro salute, a fronte dei piani sciagurati di padroni e
governo di svendere l'Ilva, tagliare l'occupazione e non fare realmente
risanamento e bonificbe.
In campo, dopo la battaglia in fabbrica per ottenere la loro rappresentanza, gli operai della Cementir
hanno chiesto alla Prefettura un Tavolo urgente per avere chiarezza sul
loro futuro, a fronte di un'azienda che fa profitti e chiude Taranto.
I lavoratori cimiteriali hanno detto in faccia all'incontro in
Prefettura: "Noi rischiamo la salute tutti i giorni e la bonifica non si
fa, così come non ci viene riconosciuto l'usura del lavoro a rischio
che facciamo. Ora vi diciamo Basta! O bonificate il cimitero, o il
cimitero molto presto si fermerà.".
Ma sono stati infine i numerosi lavoratori precari e degli appalti,
insieme ai disoccupati, che erano la maggioranza dei presenti, a dire
che non accettavano più una precarietà che invece di ridursi si estende e
un lavoro che non arriva mai nonostante gli annunci fatti da Sindaco e
Regione.
La giornata, però, ha aperto anche spiragli.
La Prefettura ha mostrato sensibilità e impegno. Sulla Cementir
incontrerà l'azienda e a fine mese è pronta a confrontarsi nuovamente
coi lavoratori; sull'Ilva ha ascoltato con interesse le forti richieste
che vengono dalla fabbrica, e sulla richiesta del decreto operaio ha
assunto l'impegno di trasmetterla al governo; sul cimitero ha chiesto di
aspettare l'insediamento del nuovo commissario delle bonifiche; sul
lavoro ai disoccupati e ai precari ha assunto l'impegno di esaminare le
varie questioni e le nostre proposte e di rincontrarci a fine mese.
Costruttivo è stato anche l'incontro con il Presidente della Provincia,
con il quale si è entrati nel merito delle richieste e delle possibili
soluzioni - tra di esse alcune appaiono percorsi concreti:
La Provincia convocherà i sindaci della provincia per esaminare e
applicare il progetto di "cantiere di cittadinanza" coi fondi della
Regione; così come è in attesa dei fondi dell'assessorato all'ambiente
che fin dai primi mesi del prossimo anno possono offrire nuove
opportunità di lavoro; anche su questioni quali lo sviluppo del piano di
raccolta differenziata porta a porta per tutta la città e del
potenziamento dell'impianto di selezione della Pasquinelli, il Pres.
Tamburrano ha suggerito una possibile strada per costruire un confronto
costruttivo rispetto alla richieste (200 occupati nella reale raccolta
porta a porta in tutta la città e istituzione del 3° turno all'impianto
di selezione); positivo anche l'impegno a verificare quello che è ancora
possibile fare in materia di corsi di formazione; circa la gravità
dell'appalto al ribasso degli asili, la Provincia non ha competenze
dirette, ma certo anch'essa non si sente estranea alle violazioni di
legge dei contratti che si vanno perpetrando nelle gare d'appalto.
Rispetto alla richiesta del "decreto operaio" il confronto sarà con Renzi nel caso venga realmente in città.
Una giornata di lotta, ma anche di proposte e di sforzo di realizzare
risultati concreti per i lavoratori e i disoccupati, che incoraggia le
vertenze in atto e che sin dalla prossima settimana vedranno in campo
assemblee e nuove iniziative.
SLAI COBAS per il sindacato di classe
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