venerdì 21 novembre 2014

ILVA - Un vertice di Roma Gnudi-Galletti-Guidi chiederà un vertice a Renzi... che chiederà un vertice casomai alla Merkel...

La questione è dei contenuti della lotta operaia perchè essi siano veramente in campo e impongano i loro interessi a tutti.
Lo sciopero odierno di Fiom e Usb non fa questo, ma porta solo a dar forza a questi vertici.
Lo slai cobas per il sindacato di classe - che attualmente non ha la forza necessaria all'Ilva, a causa dell'ostracismo dell'Ilva e dell'arretratezza e illusioni presenti nei lavoratori  - si batte per un'altra strada:
prima di tutto il lavoro, la sicurezza e la salute dei lavoratori e della città.

Con la richiesta al governo di emanazione di un “DECRETO OPERAIO” CHE STABILISCA:
-tutti gli operai devono essere impiegati durante la messa a norma degli impianti, 
-nessun  operaio deve andare a casa, 
-salari e diritti non si toccano, 
-la prima messa a norma è garantire la sicurezza degli operai,
-in una fabbrica insalubre e nociva come l'Ilva non si può stare e lavorare per tanti anni ma che 25 anni bastano, con estensione, quindi, a tutti dei benefici pensionistici,
-la salute è un diritto intoccabile per operai e cittadini, per cui servono visite mediche mirate, cure sanitarie gratuiti, ospedale e strutture d'emergenza, affidate ad Emergency, per fronteggiare la situazione.

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