lunedì 3 novembre 2014

Arvedi uno dei potenziali partecipanti alla cordata per l'ilva ESPLOSIONE ed INCENDIO all'acciaieria ARVEDI

Cremona 3.11.2014

A Cremona CENSURA e MANIPOLAZIONI sui GRAVI incidenti che periodicamente avvengono alle Acciaierie Arvedi, L'Ultimo ieri. ORA BASTA!!!

A CREMONA, dopo l'esplosione e il conseguente incendio di ieri all'acciaieria Arvedi, che per puro caso non ha provocato danni gravi alle persone, bisognerà intervenire assolutamente e con ogni mezzo per porre fine a questi gravi episodi che si susseguono periodicamente e mediamente a distanza di 15-20 giorni. Fin ora le autorità preposte poco o nulla hanno fatto per porre fine a questi pericolosi e criminali incidenti nonostante le denunce e le mobilitazioni di cittadini, comitati e associazioni. Accanto a questa quasi totale latitanza delle istituzioni (Comune di Cremona, Provincia, ASL) da anni comitati e associazioni di cittadini denunciano la pericolosità dell'attività di questa azienda e il susseguirsi di fenomeni di pericoloso inquinamento atmosferico e acustico nell'area abitata che sorge intorno all'acciaieria Arvedi. A Cremona si sa che l'azienda Arvedi è intoccabile e insindacabile, perchè il suo principale azionista sig. Arvedi è "amico" di tutti dal centro-sinistra al centro-destra, passando per le organizzazioni sindacali confederali CGIL-CISL-UIL. Inoltre l'unico
quotidiano cittadino ( La Provincia ) è di fatto politicamente e materialmente controllato dalla società Arvedi, per cui Arvedi è incriticabile. Anzi passa per mecenate e "amico" dei lavoratori.
CGIL-CISL-UIL lo considerano un salvatore della patria e dei posti di lavoro. Qui la pace sociale e l'interclassismo paternalista e ricattatorio la fa da padrone giustappunto.
"Amico" significa sostegno con relative "sottoscrizioni" ad alcuni partiti in periodi elettorali ( cioè quasi sempre ) e una "concertazione" costante con i sindacati confederali, che rischia, a volte, di sfiorare la complicità nel coprire ciò che accade di pericoloso nell'acciaieria, con il pretesto
ricattatorio della difesa dei posti di lavoro.
Occorre spezzare questa pericolosa omertà.
L'attività dell'acciaieria Arvedi VA MESSA SOTTO RIGOROSO CONTROLLO per evitare che si intensifichi il rischio e la pericolosità per chi vi lavora e per chi vive nei paesi e nelle frazioni circostanti.

LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI CITTADINI DEVONO STARE A PRIMO POSTO rispetto
al profitto. SPEZZIAMO LE PAURE E I RICATTI che circondano tutto ciò che succede dentro e attorno a questa acciaieria, prima che si arrivi ad un'altra ILVA
(da altra lombardia)

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