giovedì 26 novembre 2015

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Lo sottolinea Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, dopo il no del Tribunale penale federale di Bellinzona al rientro in Italia dei fondi sequestrati ai Riva. "La mancanza di una strategia, come dimostra - aggiunge Franco - l'assenza a tutt'oggi di un piano industriale, e l'affidarsi ad eventi aleatori quali l'utilizzo del denaro sequestrato ai Riva nell'ambito dell'inchiesta milanese per truffa ed evasione fiscale denunciano con assoluta evidenza l'incapacita' del governo a gestire la crisi di Taranto con provvedimenti che non siano dettati dall'urgenza di eventi non dipendenti dalla propria volontà".

Quello che "sicuramente - conclude la presidente del Circolo Legambiente - risulterebbe intollerabile sarebbe mantenere fittiziamente in vita gli impianti senza attuare immediatamente le prescrizioni dell'Aia e tutti gli interventi tesi a minimizzarne l'impatto ambientale e sulla salute. L'assenza di decisioni e di strategie alternative significa soltanto condannare la città ad una inarrestabile agonia".                                                              

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